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Frode fiscale, Cristiano Ronaldo sarà interrogato il 31 luglio

Nell'ambito dell'indagine a suo carico per frode fiscale, l'asso portoghese sarà chiamato a deporre il prossimo 31 luglio dai pm della procura di Madrid

Frode fiscale, Cristiano Ronaldo sarà interrogato il 31 luglio

Solo qualche giorno fa aveva invitato tutti su Instagram a stare zitti. Ma sarà lui a dover parlare. L'attaccante del Real Madrid e quattro volte Pallone d'oro Cristiano Ronaldo sarà interrogato il prossimo 31 luglio dalla Procura di Madrid nell'ambito del processo a suo carico per frode fiscale. È quanto si legge sul comunicato pubblicato stamattina dalla sezione reati economici della Procura madrilena, che ha invitato così l'asso portoghese a deporre davanti ai pm per chiarire la sua posizione.

Ronaldo è accusato di avere frodato il fisco tra il 2011 e il 2014 per una somma dell'ammontare di 14,7 milioni di euro. Il giorno dell'interrogatorio è stato scelto dai giudici per non sovrapporsi con gli impegni sportivi del campione portoghese, che in questo momento è impegnato in Russia con la sua Nazionale nell'edizione 2017 della Confederations Cup.

Il Real Madrid comincerà la sua tournèe in Nord America il 2 agosto, dunque tre giorni dopo la data fissata per l'interrogatorio. Già stabilito anche l'orario: Ronaldo si dovrà presentare alle 11 di mattina presso l'ufficio dei giudici istruttori del Tribunale di Pozuelo de Alarcon, comune di 85 mila abitanti nella cintura della città metropolitana di Madrid.

La frode fiscale contestata al campione portoghese sarebbe stata realizzata volontariamente e coscientemente. Inoltre, secondo Football Leaks, Cr7 avrebbe dirottato verso il paradiso fiscale delle Isole Vergini britanniche alcuni pagamenti pubblicitari per oltre 150 milioni di euro (non contestati per il momento dalla Procura di Madrid).

Il fisco spagnolo si è già dimostrato molto duro nei confronti di Messi e anche con CR7 calcherà la mano visto che, secondo l'accusa, Ronaldo avrebbe usufruito di una struttura societaria creata appositamente nel corso del 2010 per occultare al Fisco i guadagni in Spagna per i diritti di immagine.

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