Fuentes: «Dopavo ciclisti, tennisti e calciatori»

Per lo meno se ne parla, e a parlarne è lui, l'imputato numero uno: Eufemiano Fuentes. Il famoso ginecologo delle Canarie con la passione per la manipolazione sanguigna. Cavava sangue, prelevava soldi e stoccava sia gli uni che gli altri. In pratica aveva creato una vera e propria banca ematica che poteva servire ai maggiori sportivi per "rinfrescare" con globuli rossi riposati il proprio sangue in vista dei più importanti impegni agonistici.
Il caso scoppia nel lontano 2006, in pieno Tour de France. In Spagna non c'è una legge antidoping ma in compenso c'è quell'illuminato di nome Zapatero che gonfia il petto per i successi ottenuti dai suoi atleti in ogni angolo del mondo. Poi al Tour scoppia uno degli scandali doping più grandi e sconvolgenti dello sport. I ciclisti e il ciclismo è sul banco degli imputati, ma già in quei giorni Fuentes dice a chiare lettere: «Ho tra i miei clienti tanti ciclisti, ma non solo. Da me sono passati e passano calciatori, tennisti e ragazzi dell'atletica…».
Zapatero se ne va e come d'incanto arriva la tanto agognata legge antidoping. E con essa anche un'inchiesta molto tardiva atta a chiarire responsabilità su eventuali attentati alla salute pubblica. Dalla Spagna rimbalzano in queste ore dichiarazioni clamorose per voce di Eufemiano Fuentes, il personaggio chiave di tutta questa vicenda. «Ho dopato ogni genere di atleti», ha ripetuto a distanza di anni. Parole molto significative, soprattutto per il contesto in cui sono state pronunciate: infatti, si tratta della prima forte confessione del 57enne imputato, che ha testimoniato a Madrid all'apertura del processo sulla Operacion Puerto, che in passato coinvolse big del pedale del calibro di Jan Ullrich, Ivan Basso e Alejandro Valverde, giusto per citare i nomi principali legati al medico.
Il processo doveva già iniziare venerdì, giornata che invece è stata condizionata da una lunghissima attesa ed infine dal rinvio. Nel corso del dibattimento si attendono clamorose novità soprattutto su altri sport di cui si vocifera da anni ma senza avere mai avuto conferme. Calcio e tennis sono gli osservati speciali.

La stampa spagnola è convinta che non mancheranno clamorose rivelazioni e colpi di scena, anche se con ogni probabilità questo sarà solo e soltanto un processo mediatico che non porterà a reali conseguenze per gli atleti e le squadre che sono sospettati di essere stati clienti di Fuentes, anche perché all'epoca dei fatti non era in vigore nessuna legge antidoping. Quindi squadre e atleti non rischiano assolutamente niente, se non la faccia.