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Sostituito dopo 12 minuti: "Dovreste essere sorpresi che non l'ho picchiato..."

Il tecnico blucerchiato ha spiegato in conferenza stampa la scelta di sostituire subito il centrocampista norvegese Askildsen

Sostituito dopo 12 minuti: "Dovreste essere sorpresi che non l'ho picchiato..."

"Perché l'ho cambiato subito? Dovreste essere sorpresi che non sono entrato in campo per picchiarlo, perché bisogna sempre onorare la maglia della Sampdoria". Sono le parole di Roberto D'Aversa nei confronti del centrocampista norvegese Kristoffer Askildsen, rimasto in campo solo dodici minuti nella sconfitta di Torino.

Ancora una sconfitta e tempi duri per la Sampdoria, invischiata sempre di più nelle parti basse della classifica. Nell'anticipo serale del sabato, i blucerchiati hanno perso malamente contro il Torino di Juric offrendo una prestazione nettamente al di sotto delle aspettative che a questo punto mette a rischio la stabilità della panchina di D'Aversa. Per il momento il presidente Massimo Ferrero ha confermato la guida tecnica ma la squadra andrà in ritiro in vista del prossimo delicato match contro il Bologna di Mihajlovic.

La fiducia della piazza si sta esaurendo col passare delle giornate e come spesso avviene in situazioni del genere l'allenatore comincia a sentirsi in bilico. In ogni modo il tecnico della Samp ha espresso tutto il suo nervosismo a fine partita quando gli è stato chiesto del norvegese Askildsen, sostituito all'81' da Ciervo dopo essere subentrato al 69' al posto di Bereszynski. "Dovete sorprendervi del fatto che non sia entrato in campo e non l'abbia picchiato. In lui vedo delle qualità, quando effettuo un cambio con un giocatore ammonito bisogna dare l'anima. Per lui era un segnale, così come per gli altri. Serve onorare la maglia, una volta glielo dici con le buone ma quando entri in quel modo devi dare l'anima" le parole in conferenza stampa dell'allenatore blucerchiato.

In appena dodici minuti, il centrocampista norvegese ha comunque fatto in tempo a rimediare un cartellino giallo, prima di fare rientro in panchina tra lo stupore generale, senza per altro degnarsi di uno sguardo con l'allenatore. Una bocciatura senza attenuanti per il classe 2001 che in questa stagione stava trovando maggiore spazio, diventando il primo cambio in mezzo al campo. Una evidente inversione di tendenza rispetto all'anno scorso con Claudio Ranieri in panchina, quando aveva collezionato appena 6 presenze in campionato un anno fa per 91 minuti complessivi.

Addittura ad inizio stagione il norvegese aveva salutato con soddisfazione l'arrivo del nuovo tecnico D'Aversa: "Il cambio di allenatore è stato positivo per me, anche se Ranieri mi è piaciuto molto. Sento che l’arrivo di D’Aversa mi ha fatto bene. È un po' più attivo ed è giovane, affamato anche lui, quindi vuole fare bene…". Adesso però si preannunciano tempi piuttosto grami per il giovane centrocampista. Almeno fino a quando ci sarà D'Aversa sulla panchina della Sampdoria.

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