Furore Gentile e grande difesa ribaltano il gigante russo

Pittura d'azione sulla Moscova con l'Italia del basket che acceca polifemo e batte la Russia dell'orco Mozgov (17 punti, 10 rimbalzi) 65-63, mettendosi in prima fila nel girone che poteva diventare quello dei tarocchi e che ora vede i russi a 0 punti dopo 2 partite, infilzati prima dalla Svizzera e poi dai galli da combattimento di Pianigiani che non segnano tanto, ma in difesa graffiano quasi tutto .

Alessandro Gentile è il nostro Jackson Pollock dei canestri, quando sembra che stia imbrattando la tela, sbagliando partita, 3 su 11 dopo 20', ruminando su troppe cose, eccolo trovare il colore per illuminare tutto, arrivare a 20 punti, mettere il sigillo su un piccolo grande capolavoro di squadra di cui lui sta diventando l'anima anche se è soltanto un ragazzo del 1992.

Azzurra Tenera vede il verde della vita sul campo della Russia, la tana della vecchia Dynamo, insegue per tre tempi (14-12, 28-25, 51-43 il momento del brivido) e poi chiede al suo espada più orgoglioso di fare bere ai gigantoni russi il vino acido di una partita tutta sofferenza, con mani fredde, 37% i russi, 42.6 l'Italia che ha segnato solo 2 tiri su 11 da 3 punti, ma ha lavorato così bene in difesa sui fantasmi della vecchia scuola della Grande Madre, da lasciarli senza niente pur concedendo molti rimbalzi (44-34 in totale, 17-10 negli offensivi) mai trasformati considerando il misero 2 su16 da 3 includendo l'ultimo fallito da Voronkov per il sorpasso.

Non abbiamo colossi, nella giornata dove abbiamo perso per strada due tenori, Aradori che era partito bene (11 punti) si è impastato sui muri alti di Pashutin, Datome (4 su 11) più bravo in difesa (7 rimbalzi) che davanti, ha sempre avuto uomini con tentacoli più lunghi a rovinargli i progetti, ci serviva almeno la fede nella difesa. Ha funzionato anche sull'orlo del baratro nel terzo quarto. Bravo Pianigiani a resistere quando il Gentile matamoros ululava alla luna e la barca stava in piedi per Cinciarini e anche per il claudicante Cusin (9 punti, 7 rimbalzi) che ne prendeva tante soprattutto da Mozgov, ma in sostanza proteggeva bene la casa azzurra, stoppando quattro volte. Pazienza senza vittimismo davanti alla terna arbitrale slava che non vedeva proprio tutto, trovando poco e niente in panchina dai quasi esordienti.

Resistere, resistere, fino a quando il nostro Pollock non ha fatto brillare l'occhietto.

Si è scatenato il furor Gentile che ora ci mette sulla porta d'entrata del prossimo europeo. Si decide tutto domenica a Cagliari contro la Svizzera sorpresa del primo turno che, però, ha perso per problemi inguinali il gigante Clint Capela.

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