Scatta il conto alla rovescia in casa Milan a tre giorni dall'inizio della stagione che si aprirà con il raduno a Milanello di lunedì. Adriano Galliani ufficializza la presenza di Silvio Berlusconi a meno di clamorosi impegni dell'ultima ora. «Sarà a Milanello per dimostrare l'unità di intenti spiega l'ad rossonero -. Il fatto che il presidente sia al fianco dell'allenatore è un segnale importante». La stessa convinzione Galliani ce la mette nel «difendere» la rosa rossonera a disposizione di Massimiliano Allegri dopo la richiesta di rinforzi inoltrata da Mario Balotelli: «Lo sento spesso. Ritengo il nostro gruppo di alta qualità. Non c'è nessuna sudditanza psicologica nei confronti della Juve». Tutto questo nonostante la squadra di Conte si sia ulteriormente rinforzata con Llorente e Tevez, uno che Galliani ha corteggiato e quasi preso in passato. L'ad se la cava con i suoi soliti mantra «nel 2013 abbiamo fatto due punti in più della Juve»; «ad ogni cessione corrisponderà un acquisto».
E il prossimo in uscita è Robinho per il quale il club di via Turati ha fatto un ulteriore «sconto» al Santos pur di liberarsi da un contratto pesante di 4 milioni di euro a stagione. «L'altra sera abbiamo fatto l'ultima nostra proposta, a una cifra (attorno ai nove milioni di euro, ndr) al club brasiliano». Se si aggiunge che il giocatore si è detto disposto a ridursi lo stipendio l'operazione è a un passo dalla conclusione. E qui si entra nel campo dei sostituti. Galliani scioglie la matassa: «Deve arrivare un attaccante e io considero Honda un trequartista ». Questo non significa che il giapponese dovrà aspettare per sbarcare in Italia, ma semplicemente che la casella che eventualmente andrà a occupare sarà quella di Boateng sempre sul mercato. Per l'attacco l'ad rossonero apre senza sbilanciarsi all'ipotesi d Ljajic: «Corrisponde ai nostri criteri, è giovane.
La linea che abbiamo intrapreso è quella stile Arsenal, non arriverà un giocatore di 32-33 anni». Con Cavani al Psg torna di moda la suggestione Lavezzi insieme al cavallo di ritorno a Ibrahimovic, chiesto anche da Balotelli. E a questo proposito solo per SuperMario Galliani fa uno strappo: «È incedibilissimo, è la nostra icona. Ma se arriva uno con 150 milioni di euro come fai? Ci penserei una notte ».
Comunque tutto ruota intorno ai muscoli di Balo che per la prossima stagione avrebbe già prenotato la maglia numero 9, quella che fu di Pippo Inzaghi ora destinato «ad una carriera da grande allenatore vista la feroce concentrazione che ci mette». Balo al suo fianco avrà El Shaarawy con il quale Galliani ha ribadito di aver avuto un «colloquio costruttivo». Nessuno dei due azzurri ci sarà lunedì a Milanello. Al primo giorno di lavoro il ruolo di novità spetterà ad Andrea Poli che è praticamente un giocatore del Milan e ieri ha sostenuto le visite mediche: «La Sampdoria ci ha dato il permesso di farlo allenare con noi». Non è ancora ufficiale il trasferimento perché manca ancora l'ok di Salamon o di un altro giocatore come contropartita.
Galliani presenta l'ultimo arrivato con un paio di battute: «È tifoso del Milan ed è nato il 29 settembre come Berlusconi e Shevchenko». Parole impegnative per uno passato anche dall'Inter come la Bpm che fino a pochi giorni fa era legata ai cugini e ora sarà top sponsor rossonero per i prossimi tre anni. A Milano è sempre derby.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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