Game over: un calcio a Blatter e Platini

Il patron svizzero e Le Roi squalificati per 8 anni. Cadono sulla consulenza da 2 milioni. Non resta che il Tas

Marcello Di DioFinisce un'era del calcio mondiale. In un sol colpo il comitato etico della Fifa, il massimo organismo del football, ha messo fuori gioco Joseph Blatter, deus ex machina dal 1998, e Michel Platini, il probabile suo successore. Otto anni di squalifica per entrambi, colpevoli «di aver violato diverse norme del codice etico e di abuso», recita la sentenza della commissione giudicante. La tempesta giudiziaria scatenatasi sulla Fifa sta lasciando sul campo feriti eccellenti e sta ridisegnando la cartina del potere del calcio.Tutta colpa di quell'assegno da due milioni di franchi svizzeri versati da Blatter a Platini nel 2011, ufficialmente per una consulenza svolta per la Fifa fra il 1998 e il 2002. Un pagamento finito prima nel mirino della giustizia svizzera, che indaga su Blatter per appropriazione indebita e gestione fraudolenta, e poi in quello della Fifa. La cui commissione ha considerato questo pagamento - autorizzato dal 79enne dirigente elvetico - senza alcuna base legale nell'accordo sottoscritto fra le parti.Che sia una trappola o una polpetta avvelenata dello stesso gigantosauro che stava cercando di detronizzare, la maxisqualifica uccide la storia di Platini. L'uomo in scarpini magici e dei tre Palloni d'Oro in sequenza dal 1983 al 1985 entrato nella sala regia del calcio planetario, era diventato da anni un abile e consumato politico. E ora che il francese, che dal 2007 sedeva sul trono dell'Uefa dopo una scalata imperiosa, si preparava al grande salto, esce di scena.Fino a pochi mesi fa era lui il grande favorito per le elezioni del 26 febbraio che designeranno il nuovo presidente della Fifa. La camera giudicante di quel Comitato Etico che aveva sospeso per 90 giorni i due dirigenti lo scorso ottobre non ha avuto pietà. La stangata era attesa da giorni. Tanto che Platini non si era nemmeno presentato all'audizione, ritenendo il processo «politico». Mentre l'affermazione «di un accordo orale» di Blatter non ha convinto i giudici.Per il Comitato etico non ci sono prove sufficienti per ritenere Blatter e Platini colpevoli di corruzione, ma i due hanno violato le generali norme di condotta, agendo con slealtà e in conflitto d'interesse e abusando della propria posizione. Blatter, che pagherà anche una multa di 50mila franchi, chiuderà con «disonore» la lunga carriera alla Fifa che comunque si sarebbe conclusa a febbraio: confermato lo scorso maggio per il quinto mandato, dopo il polverone sollevato dall'Fbi aveva annunciato le dimissioni sognando però di dirigere il Congresso straordinario che sceglierà il suo successore. Successore che non potrà essere Platini (multa di 80mila franchi), le cui ultime speranze sono riposte nel ricorso al Tas di Losanna.

L'Uefa punterà a questo punto sul segretario generale Gianni Infantino e dei suoi quattro avversari il più temibile sarà Salman Bin Ibrahim Al Khalifa, sceicco del Bahrein e presidente della Confederazione calcistica asiatica.

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