RomaRudi Garcia dichiara il game over del campionato e alza bandiera bianca 48 ore prima che la Juve metta le mani sul terzo scudetto di fila. «Lo scudetto è andato, complimenti alla società e ai giocatori bianconeri», così il tecnico della Roma. Che dimentica - forse non a caso - il collega Conte dopo le polemiche di sette giorni fa. «Non contate su di me per continuare a giocare nel cortile della scuola, suono la campanella della ricreazione - chiude il discorso Garcia -. Dico solo che se la Juve ha fatto questo campionato da record è anche merito nostro che abbiamo spinto, così come se noi abbiamo fatto questo campionato da record è anche grazie a loro».
A inizio stagione arrivarono addirittura elogi a Conte (galeotto quell'incontro a Trigoria in cui l'allenatore della Juve sembrava aver stregato il condottiero di Nemours, colpito dalla grinta del tecnico juventino), poi il duello a distanza - non solo sul campo - li ha pian piano allontanati. Oggi Garcia preferisce paragonarsi a Mourinho. «Su un punto io e lui ci somigliamo: proteggiamo sempre i nostri giocatori come farebbe una mamma con i propri bambini - così il francese in un'intervista a Fox Sports -. Mourinho è veramente bravo perché vince in tutte le squadre che allena. Sul suo stile di comunicazione non posso dire niente, ha il suo modo di fare, mette un po' di pressione sugli altri».
Non sembra nemmeno casuale che nel programmare la ripartenza nella prossima stagione, Garcia guardi proprio a quel Benfica che ha interrotto il sogno europeo della Juve. «Mi piace quello che è riuscito a fare: nella passata stagione ha perso tutto e adesso ha già vinto il campionato, è in finale di Europa League e in quella di coppa nazionale - ricorda -. Questa è la strada che dobbiamo seguire perchè anche se non hanno vinto poi hanno sfruttato il lavoro fatto. Noi dobbiamo fare lo stesso. Quest'anno non vinceremo niente, ma dobbiamo fare surf su questa acqua positiva che abbiamo sotto di noi».
E se oggi a Catania, dove la Roma non vince da 44 anni, Garcia cerca il decimo successo di fila per eguagliare il record di inizio stagione (ma c'è emergenza in difesa, possibile vedere De Rossi centrale di retroguardia ndr), il futuro è già dietro l'angolo. Fra qualche giorno tornerà a Roma il patron Pallotta e con lui approfondirà l'argomento rinforzi. «L'anno prossimo giocheremo la Champions e faremo di tutto per rappresentare l'Italia con voglia e con onore, ma dobbiamo essere pronti. Le assenze che ci sono capitate quest'anno saranno molto più pesanti senza una rosa più ampia». In primis c'è il rinnovo di Pjanic.
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