Nella sfida tra eterni precari nessun vincitore né vinto. Il che vuol dire che, presumibilmente, Rudi Garcia e Sinisa Mihajlovic allungheranno la loro permanenza in panchina nonostante i malumori dei propri presidenti. I sostituti più gettonati (Spalletti e Lippi - con Brocchi -) resteranno ancora in stand by. Ma non si sa se potranno attendere molto tempo, soprattutto il primo visti i malumori della Capitale di sponda giallorossa. Dopo l'ennesimo pareggio (il quinto nelle ultime sette sfide) la Roma incassa i nuovi sonori fischi di chi ancora decide di sedere sulle tribune dell'impianto del Foro Italico.Il brodino dell'Olimpico, un pari che in fin dei conti non serve a nessuno guardando agli obiettivi stagionali di entrambe, non dovrebbe spostare gli equilibri ormai fragili a Trigoria e a Milanello. Almeno per ora, con il Milan che si attacca al primo traguardo intermedio possibile (conquistare la semifinale di Coppa Italia mercoledì contro un Carpi in forma) e la Roma che arranca affidandosi a giocate estemporanee e al redivivo Totti di nuovo in campo dopo 105 giorni, non può essere lui il salvatore della patria - perdendo però sempre più contatto dalla vetta con un ruolino da zona retrocessione (una sola vittoria negli ultimi due mesi).La serata con meno di 30mila spettatori sugli spalti, un record negativo per una sfida come Roma-Milan - era stata annunciata da Mihajlovic come una sfida tra pistoleri. In realtà sono più i colpi sparati a salve. Di spettacolo se ne vede poco, così come poche sono le emozioni. Ma da due squadre convalescenti non ci si poteva aspettare di più. Il colpo a freddo subìto da Rudiger (il tedesco impiega quattro minuti per diventare il 15° marcatore romanista della stagione) fa un po' traballare il Milan incerto di questo periodo, ma dopo che il difensore giallorosso sfiora il bis (bravo Donnarumma a deviare sulla traversa), i rossoneri prendono campo regalando segnali di vita come poche volte si era visto negli ultimi tempi. Il centrocampo della Roma fatica a fare filtro, costringendo la difesa agli straordinari.La squadra di Garcia, dopo un inizio sfavillante, torna a evidenziare le solite paure e insicurezze e così il Milan prende coraggio. L'ingresso di Boateng al posto di un Luiz Adriano poco incisivo vivacizza la manovra rossonera e quando Kucka salta più alto di Florenzi sfruttando in maniera vincente il cross di Honda - unica giocata del giapponese, invitato a gran voce dal gruppo di tifosi milanisti presenti a Roma ad andarsene al più presto il Milan diventa padrone della partita.Lo slovacco fallisce clamorosamente il sorpasso, facendo infuriare Mihajlovic che scalcia una bottiglietta, gesto che gli costa l'espulsione (Orsato nell'occasione appare un po' troppo fiscale). Ma il Milan, pure senza il condottiero (o presunto tale) in panchina, continua a tenere il pallino del gioco. Si rivede in campo Francesco Totti che aggancia Pagliuca al terzo posto nella classifica delle presenze in A (592) ma non fa altro, anche perché la Roma dimostra di non avere uno straccio di idea di gioco e non sembra avere la grinta giusta per affondare i colpi. I rossoneri si affidano a qualche azione di rimessa, senza però di fatto impensierire Szczesny.
E così l'1-1 indolore per i due tecnici arriva in fondo senza scossoni particolari. Roma e Milan restano due incompiute, ma se non altro la seconda può vantare tre punti in più dei giallorossi negli ultimi due mesi. Una magra consolazione per l'ambiente rossonero.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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