Garcia "il messia" non crede a un Chievo facile

Il tecnico, soprannominato così dalla Cnn, ora teme sorprese: "Questa sarà la partita più difficile da inizio stagione"

Stasera all'Olimpico sarà caccia alla decima per superare la Juve di Capello ed entrare nella storia della serie A. Il traguardo sembra vicino, guardando la classifica: Roma prima senza lasciare nemmeno le briciole agli avversari e con un solo gol al passivo, Chievo ultimo con cinque sconfitte di fila sul groppone e un allenatore sulla graticola.

La squadra giallorossa parte con i favori in lavagna anche dei bookmaker: come riferisce Agipronews, il tabellone Iziplay offre a 1,22 - la quota più bassa del turno infrasettimanale - un altro successo della truppa di Garcia. Ormai celebrata a livello internazionale: perfino l'emittente americana Cnn martedì ha parlato della squadra che tutti vogliono seguire, di un Totti «one man show» e di un Garcia diventato «il nuovo Messia del calcio».

Il tecnico di Nemours (ieri per lui uno striscione dei tifosi al Colosseo), conscio del possibile calo di tensione e dell'entusiasmo che cresce di giorno in giorno nell'ambiente, ha definito quella con il Chievo come «la partita più difficile dall'inizio della stagione, perché in genere è una squadra che si salva sempre con facilità, è casuale la sua posizione attuale». Per alzare l'asticella (leggi arrivare al record) bisogna tenere la concentrazione al massimo. E iniziare anche il turnover mirato, visti gli impegni ravvicinati e un'infermeria ancora da svuotare.

In questo senso l'allenatore della Roma ha accolto con favore il rinvio della tournee in Indonesia (già poco digerita da Garcia) prevista nella sosta del campionato a metà novembre con l'amichevole a Giakarta del 14: l'assenza dei nazionali e dell'infortunato Totti (che sta accelerando i tempi di recupero per rientrare almeno il 1° dicembre a Bergamo) hanno dato il la allo slittamento del tour fortemente voluto dalla proprietà americana per avvicinare anche qualche partner asiatico alla Roma.
Gervinho ha gettato la spugna per il Chievo: ieri ha testato la condizione della coscia sinistra infortunata, ma d'accordo con lo staff medico ha posticipato il rientro a domenica contro il Torino. La squalifica di Maicon consegnerà invece una maglia da titolare al greco Torosidis, mentre a sinistra in difesa Dodò potrebbe far rifiatare Balzaretti. L'altro cambio sarà nel tridente: fuori il Florenzi opaco e stanco delle ultime prove, dentro il pimpante Marquinho, rivelatosi elemento tatticamente utile alla causa di Garcia. Conferme per Borriello e Ljajic, con il primo osservato speciale in un match nel quale i centravanti possono esaltarsi.

Qualcuno ipotizza anche l'ingresso dal primo minuto, al posto di uno dei tre insostituibili di centrocampo, dell'eroe di Udine, l'americano Michael Bradley. Un ex della sfida di stasera contro i veneti. «Il Chievo? Sono d'accordo con Garcia, la prossima partita è sempre la più difficile - ha sottolineato in un'intervista a Sky l'americano -. È un allenatore che sin dal primo giorno era attento a tutti i dettagli e alle piccole cose, è quello che mi ha colpito di più di lui. Quando c'è un tecnico così, che riesce a lavorare in questo modo, è sempre positivo.

Per la lotta scudetto dico Juve e Napoli guardando i risultati, ma dopo questa serie anche la Roma deve esserci».
Una curiosità: tra i 23 convocati c'è anche il 17enne Francesco Di Mariano, nipote di Totò Schillaci, arrivato in estate dal Lecce.

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