Tre punti per altrettanti obiettivi: la conquista matematica di un posto sul podio del campionato e quindi il sicuro ritorno in Europa dopo due anni; l'allungo forse decisivo sul Napoli per la piazza d'onore che vale l'ingresso in Champions dalla porta principale; l'incremento seppur minimo di quell'1 per cento - Totti dixit - di speranze scudetto, sogno che molti tifosi continuano a cullare. «Il nostro destino è il secondo posto, ma non si sa mai, abbiamo già visto in altri campionati rimonte impossibili, sono un tipo ottimista, positivo e ambizioso e se dovesse aprirsi la possibilità di arrivare più in alto dovremo farci trovare pronti», sottolinea il tecnico giallorosso Garcia alla vigilia degli 82 minuti di Roma-Parma, prosecuzione del match che due mesi fa fu interrotto quasi subito per il diluvio che si abbattè sull'Olimpico.
Rispetto a quel 2 febbraio mancheranno alcuni protagonisti attesi (Strootman in casa romanista, l'ex Cassano - abbonato ai forfait contro la Roma -, Gargano e Paletta in casa emiliana). E c'è un Parma che dopo la serie positiva durata quasi un girone, è reduce da due ko di fila con Juventus e Lazio. «È una gara che non è vinta prima di giocarla anche perché pure loro stanno lottando per un posto in Europa - dice ancora Garcia - ma abbiamo ancora tanta fame e speriamo nonostante l'orario di vedere tanti tifosi».
Contro la squadra di Donadoni in piena emergenza, torneranno dal primo minuto Maicon e capitan
Totti, che ha nel Parma la sua vittima preferita: oggi inseguirà il suo 20° gol agli emiliani che sfida costantemente da quasi venti anni, da quando cioè uno dei suoi compagni in campo, Alessio Romagnoli, non era nemmeno nato.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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