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Giovanni Galli: "Ecco chi vincerà lo scudetto..."

In esclusiva per ilgiornale.it, Giovanni Galli, ha parlato di diversi argomenti tra cui il Milan di Pioli, l'Inter di Conte, la lotta scudetto e molto altro ancora

Giovanni Galli: "Ecco chi vincerà lo scudetto..."

Giovanni Galli è un grande esperto di calcio italiano avendo militato per ben 18 anni nel massimo campionato di Serie A. L'ex portiere toscano ha vestito le maglie di Fiorentina, per nove anni, Milan per quattro stagioni, Napoli per tre anni, Torino e Parma per un anno. 680 presenze totali in carriera più 19 in nazionale e una serie di titoli messi in bacheca tra cui due Coppe dei Campioni conquistate con il Milan, una Supercoppa Europea, una Coppa Intercontinentale, una Coppa Uefa, uno scudet, due Supercoppe Italiane e non ultimo il mondiale conquistato con l'Italia di Bearzot nel 1982.

Galli, in esclusiva per ilgiornale.it ha dato parlato a ruota libera di questo campionato soffermandosi sul Milan, sulle figure di Paolo Maldini e Zlatan Ibrahimovic, sull'Inter di Conte, sulla lotta scudetto e molto altro ancora:

Galli, si aspettava al giro di boa una classifica di Serie A così corta con sette squadre a giocarsi il titolo?

"No, non me l’aspettavo a dire il vero. La mia era più una speranza perché negli ultimi campionati a gennaio era già tutto deciso con la Juventus che aveva già vinto praticamente. Era diventata piuttosto noiosa la Serie A ma quest'anno è avvincente. La Juventtus quest’anno sta tirando un po’ il fiato. ma occhio a sottovalutarla, le due milanesi in vetta alla classifica mentre le altre stanno facendo bene. Finalmente siamo al cospetto di un campionato dove può succedere di tutto".

Il Milan in testa è una sorpresa?

"Vedere il Milan in testa mi sorprende, certo. Mi sorprende di meno vedere in alto l’Inter perché i nerazzurri sono una squadra forte, ormia ordato e lo sapevamo potesse competere per lo scudetto anche perché è una delle squadre che che si è rinforzata di più. Ha toppato la qualificazione agli ottavi di Champions League ma è forte. Tornado al Milan posso solo dire che la squadrad di Pioli è la sorpresa in positivo di questo campionato".

La sconfitta contro l'Atalanta può avere delle ripercussioni sulla stagione?

"Non lo so, spero di no. Nessuno pensava potesse essere lì in vetta dopo 19 giornate, una battuta d'arresto ci può stare. Forse nemmeno loro ci credevano di essere in testa in questo momento della stagione. C'è stato un grande lavoro della società, dell'allenatore, della squadra: sono stati tutti bravi a remare dalla stessa parte e stanno facendo qualcosa di grandioso".

Secondo lei chi vincerà lo scudetto?

"Io dico Inter però mi auguro che sia il Milan a spuntarla... (ride; ndr). Occhio anche alla Juventus che sta tornando... Penso sarà lotta a tre tra queste squadre".

Donnarumma è cresciuto molto: è uno dei più forti in circolazione?

"Gigio è un portiere fortissimo, sta crescendo molto. Già ora è nel lotto dei portieri dei più forti del mondo ma tra uno o due anni quando si sarà anche cimentato in una competizione internazionale entrerà di certo nell'olimpo dei più grandi".

Cosa ne pensa della Juventus di Pirlo?

"Pirlo è arrivato in un momento particolare e ha dovuto pagare lo scotto di una squadra logora in molti suoi elementi che forse sono anche un po' sazi dopo anni di grandi successi. La Juventus dovrà apportare un piccolo restyling della rosa in qualche reparto ma ad Andrea bisogna dare un po' di tempo oer adattarsi essendo alla sua prima esperienza da allenatore. Mi auguro per lui che questa possa essere una grande esperienza, che lo possa forgiare al meglio per fargli vincere gli stessi trofei che ha vinto da calciatore".

Cosa ne pensa dell'operato di Conte all'Inter fino a questo momento?

"Io stimo tanto Antonio perché è preparato, riesce a dare carattere alla sua squadra, la storia e i risultati parlano per lui. Ma non può vivere una vita da avversario, perché la sensazione che dà all'esterno è sempre questa. Più che altro è un po' un fardello per lui.

Lo vede lontano dall'Inter a fine anno anche per quanto sta avvenendo in società?

"Se dovesse arrivare risultato importante perché andare via? Avrebbe la chance di rifarsi in Champions da campione d'Italia magari e per lui sarebbe una grande rivincita”.

Tornado al Milan: si può dire che Paolo Maldini e Zlatan Ibrahimovic siano i due cardini di questa squadra?

“Per Paolo sono contento, ha pagato lo scotto del suo primo anno da dirigente ma da persona intelligente e colta qual è ha capito gli errori commessi ed è entrato di diritto nella storia del club anche come dirigente. Negli ultimi 12 mesi ha fatto un grande lavoro, ottenendo risultati importanti e tutti gli riconoscono una leadership. Quando Ibra dice che andrà a discutere del suo contratto con Maldini e non con Gazidis o altri dirigenti questo fa capire il suo potere all'interno del Milan. Paolo è un punto di riferimento in campo, Ibrahimovic è un punto di riferiemento all'esterno. Zlatan ha portato la mentalità vincente ed è un bene per la squadra e a volte anche un "male" perché lui alza sempre l'asticella per se stesso, figuriamoci per gli altri che devono sempre dare il 110%".

I suoi quattro anni al Milan furono esaltanti: ci racconta un aneddoto particolare legato a quei quattro anni?

"Io fui uno dei primi acquisti dell'era Berlusconi insieme a Galderisi, Donadoni, Bonetti e Massaro. Al Milan ho passato anni eccellenti e il primo grande ricordo fu quello del mio arrivo all'Arena di Milano con l'elicottero...mi sembrava di essere in un altro mondo. Ricordo sempre con piacere gli anni passati in rossonero: sono state stagioni fantastiche".

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