Giro d'Italia

Giro d'Italia, primo caso di doping

Trovato positivo all'heptaminolo in un controllo effettuato il 10 maggio, il francese Sylvain Georges è stato sospeso in via cautelare

Giro d'Italia, primo caso di doping

Anche quest'anno il doping macchia il Giro d'Italia. L'Uci (Federazione mondiale di ciclismo) ha sospeso in via cautelare il francese Sylvain Georges (Ag2R), risultato positivo per lo stimolante heptaminolo (sostanza che allarga i vasi sanguigni) dopo un controllo antidoping effettuato durante la corsa rosa il 10 maggio scorso. Per questo il francese non ha preso il via all'undicesima tappa, da Tarvisio a Vajont (182 km).

Georges, che prima di correre in bicicletta vendeva automobili, lo scorso anno ha vinto una tappa al Tour della California. In questo Giro d’Italia era 81°, a un’ora 3’ e 54'' di distacco dalla maglia rosa Nibali. Il corridore ha comunque diritto di chiedere le controanalisi e di assistervi.

Su L’Equipe si legge che l’uso di questa sostanza in alcuni casi può essere autorizzata e quindi non prevede una sospensione temporanea.

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