Un Giro per stare bene

Sabato parte il giro d'Italia. Il commento di Ennio Doris nella sua rubrica "Tappa dopo tappa"

Un Giro per stare bene

Il Giro torna al suo posto dopo l’edizione autunnale, al termine di un anno duro e difficile per tutti. Torna al mese di maggio, il suo, ed è come rimettere a posto qualcosa di caro, che solo per un attimo abbiamo dovuto mettere in un angolo. Se quello del 2020 è stato il Giro della ripartenza, quello di quest’anno mi auguro possa essere non solo quello della rinascita, ma anche del ritorno alla normalità, alle nostre sane e antiche abitudini, a quei punti fermi che ci accompagnano da sempre.

La Sanremo simbolo di primavera, il Giro di una primavera che si farà estate. Il Covid ci ha insegnato ad aver cura di noi stessi e degli altri, questa emergenza pandemica ci ha reso da una parte più fragili e vulnerabili, ma al tempo stesso anche più forti e consapevoli di quanto sia importante stare bene. Questo anno e mezzo ci ha costretti tutti, chi più e chi meno, a rallentare, a stravolgere in gran parte le nostre vite.

Siamo stati un po’ tutti convalescenti e un po’ tutti toccati da perdite dolorose. Questo Giro che va a partire sabato da Torino, la prima capitale del nostro Belpaese come ebbe modo di definirla Dante, sarà la corsa del nostro consapevole ritorno alla normalità e a quelle sane abitudini che avevamo lasciato in un angolo. Non c’è niente di più di una malattia a farci capire quanto sia importante stare bene.

Bene con noi stessi e con gli altri. Vogliamoci ancora un po’ di bene e facciamo un ultimo sforzo tutti assieme. Ancora qualche tappa, come in un magnifico Giro che va ad incominciare, e tutti assieme giungeremo al traguardo.

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