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Goggia-Compagnoni, "divise" sulla caduta

Sofia scivola e non fa il bis. Deborah: "Quando sbaglia, cerca di correggersi, ma..."

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Regina Elena, suspence Sofia. La seconda discesa sull'Olympia delle Tofane è un piatto dolce amaro in salsa azzurra. Curtoni si prende un posto sul podio, Goggia decolla su un'onda del Rumerlo e finisce fuori senza bis. Ieri gara due è stata più sprint: limata per raffiche di vento di una trentina di secondi, di schuss e salto, si parte e si spinge dallo start al rifugio Duca D'Aosta.

Il pronostico è chiaro: il coltello va posizionato fra i denti perché, con gare corte, i distacchi si preannunciano minimi. E lo sono: vince welcome back!, dopo un calvario di 4 anni la slovena Ilka Stuhec, tutta ricci e velocità. Dopo due ori mondiali in discesa, l'avevamo lasciata sugli allori fra 2017 e 2019, ora è tornata anche grazie alla sua «ski mum», promossa. A 26/100 sorride la norvegese Kajsa Vickhoff Lie. Curtoni (34/100) chiude il podio, ma apre un trenino di 4 atlete in 5/100, con Raghnild Mowinckel, Lara Gut Behrami, Priska Nufer e Mikaela Shiffrin. «Non pensavo bastasse, ma i centesimi stavolta sono dalla mia», commenta sportiva la valtellinese.

Davanti a Giovanni Malagò, Alberto Tomba e ad un parterre mondiale, Goggia era in luce verde, quando ha superato lo Scarpadon del destino, dove cadde lo scorso anno: dal salto di Rumerlo, però, esce un po' scomposta. All'onda successiva va quasi in testa coda e finisce a terra. Si rialza, saluta e ammette. «Errore mio, tipo la Suter venerdì». Ad attenderla al traguardo c'è anche Deborah Compagnoni che la consola con un'analisi lucida: «Quando Sofia sbaglia, teme spesso sia un errore più grande e così, per correggere il tiro, finisce per compierne uno peggiore e rischiare davvero». Sofia ascolta, abbozza e dice: «Resto concentrata e ci riprovo subito in superG», che è già oggi (Dirette Tv alle 11.30). Impossibile non esserci: vero è che Goggia, quest'anno, sembra dar del tu più alla velocità pura che ai curvoni del superG, ma questa è l'ultima prova veloce prima dei Mondiali: l'abitudine alla gara non va persa e la doppietta mancata sulle Tofane va subito esorcizzata per chi come lei ne ha già cinque in carriera e solo quest'anno è stata capace di farne una, con le due discese di Lake Louise e di sfiorarne un'altra, con il primo e il secondo posto a Sankt Moritz con mano operata. Il pettorale da leader nel ranking di discesa è ancora rosso brillante: Goggia ha 480 punti sui 372 di e Stuhec (372) e Curtoni (278). Elena, intanto, è alla doppia sfida: con una vittoria e due podi in stagione (sono 11 in carriera), la valtellinese sa di aver apertissima anche la partita del superG: dietro ai 209 punti di Federica Brignone e a Gut Behrami (192) c'è lei ad una incollatura (190).

Intanto, con una mano rotta, Aleksander Aamodt Kilde si riprende Kitz, in gara due, con Odermatt ko. Dietro chiude «nonno» Johan Clarey, 42 anni e 67/100. Terzo Travis Ganong (95/100). Quarto è ancora Mattia Casse (99/100), Schieder 12esimo, Paris 14simo. La velocità torna settimana prossima a Cortina. Oggi slalom, senza Razzoli, bloccato dal mal di schiena (Dirette Tv 10.30 e 13.

30).

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