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Gol in chiaro, Sky pronta a trasmettere due giornate

Come in Germania. Diffida di Mediaset e serve un decreto. I match delle 16,30 verso la cancellazione

Gol in chiaro, Sky pronta a trasmettere due giornate

Il mio ministero per una diretta tv. Si potrebbe parafrasare così l'ultima sortita del ministro Vincenzo Spadafora che domenica sera al Tg3 ha riproposto - sul modello tedesco - l'idea di offrire in chiaro la ripresa del calcio di serie A con l'edizione di diretta gol. Inevitabili reazioni e commenti. La concorrenza non è rimasta a guardare. Mediaset, di primo mattino, ha spedito alla Lega di serie A una diffida perché l'eventuale trasmissione in chiaro della trasmissione comporterebbe un danno evidente alla pubblicità delle sue reti. Dagli uffici del presidente Dal Pino (nella foto) poi sono stati effettuati gli approfondimenti del caso. Primo: Sky tedesca ha realizzato l'iniziativa solo per i primi due sabati (avendo tra l'altro 4 partite da far girare nella diretta gol) per contribuire al lockdown del paese inchiodando così gli spettatori tifosi davanti al video. Secondo: in Italia saranno soltanto due gli anticipi del sabato poichè la richiesta di cancellare, in pieno clima estivo, la sfida delle 16.30, presentata dal sindacato calciatori, è stata accolta. A questo punto, Sky sport ha cominciato a studiare l'idea di replicare il modello tedesco, applicandolo però agli appuntamenti della domenica sera, solo per due turni, con possibilità di utilizzare il suo TV8 del digitale terrestre. Resta però il nodo di fondo da sciogliere: per sottrarre la Lega di serie A da qualsiasi responsabilità, ci sarà bisogno di un decreto del governo visto che la materia dei diritti tv è regolata dalla legge Melandri che prevede solo trasmissione in criptato.

Quest'ultima sarà materia di discussione oggi nel consiglio direttivo chiamato a confezionare il calendario da portare al ministro Spadafora per il vertice di giovedì 28. Le due ipotesi sul tavolo restano le date 13 e 20 giugno. Nel primo caso, preferito da Dal Pino, l'incipit sarà dedicato ai 4 recuperi per far ripartire il torneo con tutte le società a pari cammino effettuato e consentirà anche nel finale (mese di agosto) di scavare lo spazio per la coppa Italia. Nel caso invece del via postdatato al 20 giugno, la coppa Italia dovrà essere sacrificata. La ripartenza sarà a porte chiuse con la possibilità, in corsa, di spalancare gli stadi anche al pubblico. Lo spiraglio è stato aperto dal professor Fabrizio Pregliasco, virologo, direttore sanitario dell'istituto Galeazzi di Milano. «Da luglio potrebbe essere possibile rivedere il pubblico negli stadi» la dichiarazione che può mettere il cuore in pace anche ai tanti ultrà, oppositori della ripresa per via delle porte chiuse.

L'altro argomento sul tavolo del consiglio di Lega diventerà la formula dei playoff. La stragrande maggioranza dei presidenti ha già dichiarato il proprio parere contrario.

E lo stesso Dal Pino non è particolarmente interessato ad approfondire il dibattito per due motivi, uno più fondato dell'altro: a) l'eventuale stop del campionato verrebbe proclamato solo in caso di preoccupante ripresa del contagio all'interno di un team, quindi senza spazio per lo svolgimento regolare della formula; b) perché l'idea dei playoff è stata utilizzata da Gravina come forma di spauracchio per spingere tutti i club ad accettare l'idea di completare il torneo.

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