Iniziare il conto alla rovescia che porta all'Europeo di Francia con un pareggio e una sconfitta non è il modo migliore. La rassegna continentale scatterà il 10 giugno del 2016. Mancano 357 giorni, non c'è più tempo da perdere per l'Italia di Conte e infatti lui dice «la strada è lunga, siamo ancora alla prima pagina di un libro tutto da scrivere e all'Europeo ci voglio arrivare con una formazione ambiziosa».
C'è da lavorare. Perché se l'1-1 in Croazia aveva dato indicazioni positive, la sconfitta con il Portogallo orfano di CR7 è un campanello d'allarme. Tre le spine che agiteranno l'estate del ct: la difesa, il gioco e il gol. Lo stesso Conte non potrà più aggrapparsi a risposte tipo «chiedete a chi c'era prima di me» in riferimento all'esclusione dell'Italia dalle teste di serie nel sorteggio per il Mondiale 2018. Non è tutta colpa sua, ma di certo ci ha messo del suo visto che l'Italia non vince da novembre, dall'1-0 in amichevole contro l'Albania, e poi sono arrivati tre pari e il ko di Ginevra contro i lusitani.
Meglio dunque pensare a come risolvere i problemi ormai cronici. La difesa continua a regalare occasioni perdendo palloni sciagurati in fase di impostazione e balla quando viene affrontata in velocità. L'attacco segna poco: due gol nelle prime tre uscite made in Conte, “impresa” poi replicata solo in Bulgaria. Sette gol in 7 partite significa che l'Italia si è praticamente fermata. La spiegazione risiede anche nell'involuzione del gioco, troppo Pirlo-dipendente per la fatica di trovare qualità in altri interpreti. Conte pare aver individuato in Candreva uno in grado di cambiare passo alla squadra. Ma non basta. È nella zona nevralgica che mancano alternative a Marchisio e De Rossi. Bertolacci e Soriano non hanno le caratteristiche e lo hanno confermato. Verratti è il nome giusto, ma deve trovare il definitivo feeling . E infatti al sito della Figc Conte precisa «cercheremo di far crescere l'esperienza dei ragazzi».
A dare una mano potrebbero presto arrivare i più giovani che da oggi in Repubblica Ceca si giocano l'Europeo Under 21. Il ct potrebbe decidere di pescare subito dai baby di Di Biagio per coprire il buco generazionale che si sta creando. I difensori Rugani e Romagnoli sono il futuro ma possono essere il presente. Stesso discorso per Sturaro e Cataldi a centrocampo. E in attacco Berardi potrebbe garantire fantasia.
Questa è l'ossatura dell'Under che esordisce oggi a Olomouc contro la Svezia (ore 18 diretta Raisport1). Stavolta lo spauracchio si chiama Germania, ma la baby Italia crede nell'impresa. Anche per ridare il sorriso a Conte e fare da trampolino di lancio per l'Europeo dei grandi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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