Gravina: "Chi vuole l'annullamento del campionato non vuole bene agli italiani"

Il Presidente della Figc Gravina ha le idee chiare e vuole che il campionato di Serie A 2019-2020 venga portato a termine: "Chi chiede a gran voce l'annullamento non vuole bene al calcio e agli italiani"

Gravina: "Chi vuole l'annullamento del campionato non vuole bene agli italiani"

Le squadre di Serie A si augurano di poter tornare ad allenarsi a partire dal 4 maggio per potersi preparare al meglio in vista della potenziale ripresa del campionato che potrebbe avvenire tra fine maggio e i primi di giugno. Il numero uno della Figc Gabriele Gravina è determinato e farà di tutto per portare a termine la stagione 2019-2020, in piena sicurezza per tutti, se ce ne saranno le condizioni e soprattutto virus e governo permettendo.

Il numero uno della Figc, nella giornata di ieri ai microfoni di Radio 1, è stato duro nei confronti di chi vorrebbe l'annullamento di questa stagione: "Chi invoca oggi l'annullamento della stagione non vuole bene né al calcio né agli italiani e toglie loro lasperanza di futuro. Su questo terrò duro fino alla fine. Questo è un momento complesso per il nostro paese, per l'economia e per il calcio che è una delle industrie più importanti. Con senso di responsabilità, disponibilità e buon senso troveremo la giusta via".

Se il calcio ripartirà, come la maggior parte degli amanti di questo sport si augura, bisognerà farlo con le dovute accortezze da parte di tutti e Gravina è convinto di questo: "Bisognerà ripartire con tutte le dovute cautele e garanzie, noi ci stiamo attenendo a queste date e puntualmente facciamo calendari e programmazioni in base alle date che ci indica il Governo. Abbiamo elaborato un protocollo sanitario che domani consegneremo domani a Spadafora e al ministro della Salute, rigido e attento ma flessibile e facile da applicare". Le accortezze da prendere saranno strutture sanificate, camere separate, no agli spogliatoi, controlli ed esami continui, tamponi, distanze, porte chiuse, campi neutri e mascherine per chi è in panchina, calciatori e membri dello staff.

Tutti i club di Serie A hanno rispettato le regole e ora tutti i calciatori che si sono recati all'estero e che rientreranno in Italia o lo hanno già fatto osserveranno i consueti 14 giorni di quarantena e di isolamento volontario come da protocollo. I giocatori dell'Inter, ad esempio, sono tutti rientrati dai loro ricongiungimenti familiari all'estero, mentre il Milan ha richiamato tutti i suoi stranieri, Zlatan Ibrahimovic compreso, che dovranno rientrare a Milano entro al massimo giovedì.

Stesso discorso per i calciatori della Juventus, con Cristiano Ronaldo in testa, che se vorranno essere disponibili per la ripresa degli allenamenti il 4 maggio dovranno far ritorno in Italia entro domani.

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