Brasile 2014

Gruppo A: Messico-Camerun 1-0, decide Peralta

Terna arbitrale ancora protagonista. Due reti ingiustamente annullate ai Centro-Americani, poi il gol di Peralta

Il Messico festeggia la rete di Peralta
Il Messico festeggia la rete di Peralta

Consapevoli del risultato delle avversarie del proprio girone, Messico e Camerun esordiscono nel girone A. Il match tra Brasile e Croazia, se fosse stato necessario, ha reso consapevoli entrambe di come con i Verdeoro non ce ne sarà e che la Croazia, seppur sconfitta, si presenta come squadra solida e di talento. Ragion per cui, quella di stasera, assume in tutto già i contorni di un vero e proprio spareggio.
Un match ricco anche di contenuti tecnici, con un Camerun che non è solo Eto'o, ma all'ex protagonista del Triplete affianca giocatori di qualità come N'Koulou, roccioso centrale marsigliese ambito in passato dal Napoli, Song centrocampista con trascorsi all'Arsenal ora al Barca o l'attaccante Choupo-Moting sulle cui tracce anche Roma e Inter.
Non meno interessante un Messico che ben lontano solo da essere la squadra del più conosciuto Chicarito Hernandez, rappresenta una generazione in crescendo, capace di conquistare le Olimpiadi a Londra, al cospetto di una selezione brasiliana composta dai vari Marcelo, Thiago Silva, Hulk, Pato e Neymar. Chapeau.

Formazioni e prima sorpresa con Hernandez che parte in panchina e al cui posto gioca Peralta accanto a dos Santos. Nel Messico Ochoa vince il ballottaggio interno, al centro della difesa l'eterno Rafa Marquez, al quarto Mondiale, mentre sulle fasce giostrano Aguilar e Layun, meteora nell'Atalanta nella stagione 2009/10. Camerun che, al di là di dell'assenza di Webò, si presenta in formazione tipo o poco ci manca con Song chiamato a centrocampo a riscattare una stagione in tono minore con i Blaugrana e, al posto, di Nyom come esterno basso, a destra, Djeugoue.

Davanti ad un'Arena das Dunas di Natal, lo stadio più piccolo della rassegna(42 mila spettatori), che presenta una maggioranza di tifosi centro-americani , sotto una pioggia scrosciante, è il El Tricolor che comincia forte. I Messicani sfruttano le fasce, quella sinistra dove un ispirato Layun mette in difficoltà il suo controllore e non meno quella destra dove Aguilar sforna una serie di pallone interessanti. Difesa camerunense in costante affanno, per una squadra che nel primo quarto d'ora trasmette l'idea di una costante indolenza e mancanza della necessaria concentrazione, tanto che al 16' il Messico va anche in rete. Su traversone di Herrera la deviazione volante di Giovanni dos Santos, però, viene sanzionata per un inesistente fuorigioco. Dopo l'iniziale letargia, il Camerun esce dal bozzolo con 2 corner, sul primo del quale, in evidente off-side, Choupo-Moting si vede annullato una rete. Un paio di minuti ed è Eto'o ad essere anticipato provvidenzialmente.

Camerun sornione che, seppure sotto ritmo, esce progressivamente, facendo valere la propria superiorità fisica sui corner, uno dei tanti vede Eto'o murato, mentre una grande iniziativa di Assou-Ekotto vede ancora Eto'o trovare l'anticipo con il pallone che sfiora l'incrocio. Partita piacevole e questa volta alla mezz'ora, su corner, è il Messico a vedersi annullare una seconda rete regolare, sempre con Giovani dos Santos, dopo un tocco iniziale di un giocatore africano. Messico sfortunato, arbitri ancora protagonisti e si va al riposo sul risultato di 0-0

Messico che inizia con gli stessi 11, mentre negli Africani dentro Nounkeu al posto di un deludente Djeugoue, ma sono i Centro-americani a iniziare come nella prima frazione. Due minuti ed è Peralta a sprecare, a tu per tu con Itandje, sparando sul portiere in uscita. Ritmi più blandi ed il Camerun torna a farsi pericoloso, su calcio franco dal limite la conclusione di Assou-Ekotto, deviata da un Messicano in barriera a far venire i brividi al portiere dell'Ajaccio. Goal sfiorato e, classico, goal subito. Qualche secondo dopo il 60' è Peralta a farsi perdonare realizzando, a porta vuota, dopo una bella respinta del portiere africano su una conclusione di dos Santos. Messico meritatamente in vantaggio e Camerun che non da cenni di particolari reazioni con gli uomini di Herrera Miguel, forti del miglior palleggio, a mettere in ghiaccio il match. L'allenatore tedesco alla guida degli Africani, a 10 minuti dal termine, si gioca la carta Webò che subentra ad un deludente Song, impalpabile a centrocampo e ben lontano dagli standard mostrati ai tempi dell'Emirates. Cambio che non sortisce effetti, anzi sono i Messicani che, grazie ad un Chicarito Hernandez, entrato al 73' e smanioso di mettersi in evidenza, tengono in apprensione la difesa avversaria. Se non fosse per una geniale imbucata di Eto'o, a predicare nel deserto, sulla quale Choupo-Moting costringe la difesa messicana agli straordinari e ad un colpo di testa su cui Ochoa si concede ai fotografi, il Camerun si consegna alla sconfitta in maniera indolente. Per i Messicani primi 3 punti ed è giusto così.

Ora Messico atteso dal Brasile, mentre per gli Africani vetrina con i padroni di casa.

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