E guerra sia. Dichiarata a mezzo stampa domenica sera e rinnovata a mezzo sito ieri mattina. Guerra aperta tra Milan e arbitri, in particolare con la coppia Nicchi-Braschi che dalle parti di via Turati mai hanno riscosso fiducia e stima. «Siamo in attesa delle scuse» la frase del dirigente milanista dopo aver visto e rivisto le moviole serali, due rigori negati e la posizione della punizione spostata di molti metri dal furbacchione Parolo. «Non dobbiamo nessuna scusa, spero sia una battuta quella di Galliani. Sulla punizione quelli del Milan non hanno protestato» la difesa d'ufficio del presidente dell'Aia. «Curioso l'invito di Nicchi a protestare rivolto ai giocatori del Milan» la contro-replica del vice-Berlusconi a stretto giro d'agenzia. A quell'ora campeggia già sulla prima pagina del sito ufficiale la ricostruzione fotografica del terzo gol del Parma, conseguenza di un calcio di punizione battuto, dopo calcoli astrusi, «almeno 8 metri più avanti». Abete, il presidente della federcalcio, ha letto, ascoltato e chiosato: «La logica delle scuse vale per tutti». Che è un giro molto largo per dire: dinanzi a certi errori anche calciatori, tecnici e dirigenti dovrebbero chiedere scusa. Ogni riferimento ai pasticci di Constant (sui primi due gol del Parma) e della barriera (Matri il più onesto: «È colpa mia non di Gabriel!») è palese.
Non è una guerra gratuita tra Milan e arbitri, né un banale pretesto. Dichiarata ufficialmente, come spesso accade, per nascondere l'ennesimo scivolone in campionato che ha reso ancora più deficitario classifica e futuro. No, c'è dell'altro. Galliani ha fornito una spiegazione didascalica: «Non vorrei che il nostro basso profilo venga scambiato per debolezza». La ricostruzione in casa Milan è la seguente: la campagna stampa, promossa dalla Fiorentina in estate (con la maglietta rigore per il Milan esibita anche da Ambrosini, l'ex avvelenato per il congedo subito), ha fatto proseliti tra gli arbitri. Ed è cominciata subito la sequenza dei rigori, clamorosi, negati (contro il Verona, contro il Napoli e a Bologna), delle mancate espulsioni (Behrami, Pinzi) per falli violenti da dietro. Galliani e il Milan sono stati in rigoroso silenzio. In qualche circostanza (dopo la sfida col Napoli) hanno staffilato i propri tesserati (Balotelli e Mexes) e invocato rispetto per le decisioni dell'arbitro. A Parma è scattato l'allarme rosso, anche per l'ira «funesta» del presidente Silvio Berlusconi. Allarme moltiplicato dall'immancabile bollettino dello staff sanitario: terzo accidente muscolare al polpaccio (dopo Abbiati e Nocerino) di Silvestre, un puntello appena ritrovato per la difesa malconcia di Allegri. Che si è ritrovato ancora nel pieno dell'emergenza. Perché Bonera (frattura della rotula) è sempre out, Mexes squalificato, De Sciglio atteso al ritorno, di centrali a disposizione ci sono attualmente solo Zapata (diffidato tra l'altro) e Zaccardo, per tacere di Vergara! E davanti ci sono tre ostacoli, uno più complicato dell'altro da provare a superare: Lazio, Fiorentina e Barcellona. Tre sfide in sette giorni, da far venire i brividi a una difesa che ha un ruolino di marcia disarmante: 16 gol subiti in 9 partite, l'anno scorso in tutto il campionato ne subì 39.
Anche Balotelli ha dato un piccolo contributo al lunedì nerissimo di casa Milan. Non per la sostituzione di Parma, accettata senza batter ciglio, semmai per il tamponamento capitatogli ieri nel bresciano da cui è uscito illeso. Piuttosto è l'ammontare delle ammonizioni a preoccupare Allegri consapevole che il suo destino futuro è fuori dai cancelli di Milanello. Altrettanto sicura è la presenza di Barbara Berlusconi e della famiglia alla guida del club.
Lo ha confessato in una intervista, segnalando di aver maturato nei tre anni di cda rossonero, «l'esperienza e la competenza necessaria per dare un contributo importante a una società che è stata, in un passato recente, grande e che ha bisogno di essere rilanciata per raggiungere nuovamente prestigiosi obiettivi». Solo una dichiarazione d'amore rossonero?- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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