Ha 17 anni, no 40. Il curioso caso di Minala

RomaDall'Africa con un unico sogno: giocare in serie A. La storia di Joseph Marie Minala sembra la sceneggiatura di un film. E quel sogno il centrocampista della Lazio lo ha accarezzato, con la convocazione da parte di Edy Reja nel derby con la Roma subito dopo aver vissuto l'esperienza del Viareggio con la Primavera biancoceleste.
Doveva essere la settimana più bella della propria vita calcistica, ma ecco dietro l'angolo il fulmine a ciel sereno con le insinuazioni sulla sua età. Il giorno dopo la stracittadina il suo è diventato quasi un caso sul web: «Ha talento, ma quanti anni ha veramente?», si sono domandati numerosi siti stranieri di calcio africano. E ben presto la vicenda è rimbalzata anche in Italia, parlando di un caso simile a quelli di Eriberto e Martins. Il centrocampista biancoceleste, infatti, sembra dimostrare ben più dei 17 anni (è nato a Yaoundè il 24 agosto 1996) che il passaporto camerunense e la carta d'identità italiana attestano. Poi giungono le dichiarazioni a lui attribuite da un sito senegalese nel quale lui avrebbe confessato la sua reale età. Una boutade che farà probabilmente scattare una serie di azioni legali. «La Lazio - così una nota del club di Formello - conferma l'assoluta legittimità della documentazione depositata presso gli organi federali».
Riavvolgendo il nastro della sua storia, si racconta che Joseph con qualche risparmio aveva acquistato un vocabolario di italiano con cui aveva imparato le prime parole e a quindici anni aveva maturato la decisione di volare nel nostro paese. Arrivato a Roma, però, solo delusioni e porte in faccia, ma Minala non si era arreso. È la società dilettantistica romana Vigor Perconti la prima a notare le qualità del ragazzo presso la casa famiglia «la Città dei Ragazzi», di cui da un anno era ospite. «Ce l'hanno segnalato i nostri osservatori vedendo le sue partite», ricorda Vito Trobiani, dg del club.
Intanto in Joseph cresce la passione per la Lazio, anche se prima viene portato all'Inter e poi al Napoli. In Campania, però, alcuni problemi burocratici rallentano il suo inserimento e alla fine non viene tesserato. Fino a quando Minala non riesce a contattare l'allenatore della Primavera della Lazio Bollini: pochi minuti di provino e il tecnico e Tare decidono di scommettere su di lui. Il giocatore si allena duramente e a dicembre diventa un calciatore biancoceleste.
Intanto crescono i dubbi e i sospetti che sfociano nell'ironia e il sarcasmo degli ultimi giorni. «Ha una grande fisicità, ce lo hanno criticato ma il passaporto indica che l'età è quella - dice ancora Trobiani -. A Roma ha uno zio che gli fa da tutor. Solo perché di colore si pensa che abbia un'età diversa».

Il suo procuratore Diego Tavano rassicura: «Il ragazzo ha avuto un primo momento di difficoltà, non capiva perché si stessero strumentalizzando certe voci. Adesso è più sereno, sono sicuro che questa bolla di sapone resterà tale». E lui continuerà a sognare la serie A.

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