A fine mese una giuria composta da 19 membri viventi della Hall of Fame of Poker e altri 18 dei media si riunirà per decidere i prossimi players (di solito due) che potranno entrare nel più alto riconoscimento alla carriera per gli amanti di questa disciplina. Ecco come si presenta la situazione del prestigioso premio secondo il sito «gioconews.it».
Parametri di giudizio. I nominati saranno giudicati in base ad una serie di parametri come il loro livello di gioco, la consistenza, la prova del tempo e quindi la loro longevità al tavolo da gioco. E per i non giocatori andrà valutato il loro contributo al settore del poker. Una curiosità che in molti si domanderanno: come mai uno come Phil Ivey non ha mai avuto una candidatura? Semplice, non ha ancora raggiunto i 40 anni di età che è uno dei requisiti minimi per essere nominato.
Nomination. I nomi sono Chris Bjorin, Humberto Brenes, David Chiu, Thor Hansen, Jennifer Harman, Mike Matusow, Tom McEvoy, Carlos Mortensen, Scotty Nguyen e Huck Seed. Come si vede dalla lista ci sono dei nomi davvero altisonanti. Ovviamente per anzianità e «servizio» al tavolo da gioco, gente come Nguyen, Brenes e Seed sembrano giocarsela molto da vicino. Nguyen è forse il più popolare anche se non il più forte in assoluto.
Favoriti. In molti sembrano spingere per Carlos Mortensen. Del resto nessuno ha mai vinto tanto come lui nel Wpt e nessun giocatore sembra avere il suo «ROI» nei tournament. Inoltre è giovanissimo, visti i suoi 41 anni. Se continua così e quest'anno non dovesse farcela sembra comunque uno dei predestinati sicuri ad entrare nella Hall of Fame. Non sottovaluteremmo neanche McEvoy che ha lasciato ormai il suo vecchio lavoro per volare a Las Vegas e giocare a poker già dal 1970. A penalizzarlo è l'assenza di vittoria importanti negli ultimi 16 anni. La longevità sarà un punteggio alto per lui, ma i giurati vogliono anche continuità negli anni.
Un pizzico d'Italia. La Penisola qualcosina presenta visto che tra i candidati c'è Jennifer Harman, moglie dell'italianissimo Marco Traniello. Lei però è americana doc e può davvero giocarsi carte importanti: ha 12 tavoli finali Wsop all'attivo ed è anche la prima donna ad aver vinto un braceletto. Dati entusiasmanti per i giurati.
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