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Hamilton cerca la prima volta «Voglio entrare nella storia»

nostro inviato a Monza
A furia di continuare a sentirselo dire, si è convinto anche lui. Fernando Alonso lo aveva ripetuto anche appena arrivato qui a Monza: è Lewis Hamilton quello che fa paura. E l'inglese ci ha creduto tanto da conquistare la pole. Non un capolavoro come ammette lui stesso: «Non è stato il mio giro migliore, non pensavo bastasse per centrare la pole». Addirittura sorpreso. Comunque è bastato per esaltare l'ottimo lavoro della squadra che piazza anche Button secondo: «Avere tutti e due davanti è il giusto premio, mi dà fiducia».
Reduce dal ko di Spa Hamilton non ha voluto correre rischi: stavolta partirà davanti per evitare di ritrovarsi un altro Grosjean tra i piedi in partenza. Neanche le voci sul futuro l'hanno disturbato a suo dire: «Nessuna distrazione». La ricetta è stata semplice: schiacciare il «piedone» e tapparsi le orecchie, una volta arrivato in Italia. Concentrato solo a sfruttare quella che può essere una occasione per dare una svolta decisiva al suo mondiale. E si è preparato bene. Prima ha strizzato l'occhio al pubblico di Monza. Perché sa che da queste parti non ha pochi estimatori. E poi lo ha «gelato» centrando la sua quarta pole stagionale dopo la doppietta iniziale e quella in Ungheria prima della lunga sosta estiva. Ora ha la grande occasione di riaprire anche il suo campionato, di ridurre i 47 punti che lo separano da Alonso. Soprattutto può vincere per la prima volta il Gp d'Italia, una macchia da cancellare al più presto nel cv di un fuoriclasse. Ma i precedenti non aiutano: un'altra volta, nel 2009, ha preso la pole da queste parti e poi finito dodicesimo. La media dice che chi parte davanti a tutti qui vince nove volte su dieci. «Appunto quell'uno sono io…», scherza ma poi serio promette: «Voglio diventare parte della storia di Monza». Alonso spera lo faccia oggi perché di fatto una vittoria di Hamilton sarebbe la meno dolorosa in termini di classifica.
Anche se questa McLaren fa paura. Perché ha vinto gli ultimi due gran premi, perché piazza in casa della Rossa due macchine davanti a tutti. Ma Button potrebbe essere il peggior alleato per Hamilton perché tra i due ultimamente non è stato tutto rose e fiori, il tweet telemetrico di Lewis insegna. Tutta da vedere la prima staccata dopo il semaforo verde con Jenson che difficilmente alzerà il piede anche se Whitmarsh in tempi non sospetti si era detto pronto a impartire ordini scuderia. E poi se Hamilton vuole entrare nella storia anche Button ci pensa dopo tre secondo posti di fila negli ultimi tre anni. Il vincitore di Spa punge le rivali senza fare nomi anche se pensare alla Ferrari è inevitabile: «Non abbiamo pensato di sfruttare la scia l'un l'altro come alcuni hanno fatto…». Niente aiuti tra lui e Lewis quindi, ma Button assicura: «Siamo già concentrati sulla prima curva, chi esce bene su questa pista ipoteca una buona gara».
Alonso da dietro oggi pomeriggio guarderà interessato. Peccato che lo spagnolo vedrà il posteriore praticamente di tutti i rivali per il titolo iridato, escluso Webber ormai preda di una crisi profonda. E se Hamilton è sorpreso della pole, Vettel è quasi incredulo del sesto posto che diventa quinto per la retrocessione di Di Resta. “Sono abbastanza soddisfatto del risultato. Per tutto il weekend non siamo stati abbastanza veloci, il passo gara dovrebbe essere migliore”. Ci manca solo che dopo le frecce d'argento scappino anche i bibitari.

Il travagliato weekend della Rossa diventerebbe un incubo.

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