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Hamilton, trionfo e scherzetto. "Nel 2021 potrei non esserci"

Alla Mercedes il 7° Mondiale costruttori di fila e vittoria n°100 sulle 134 corse dell'era ibrida. Leclerc quinto

Hamilton, trionfo e scherzetto. "Nel 2021 potrei non esserci"

La Mercedes festeggia il settimo mondiale di fila sulla pista dedicata a Enzo e Dino Ferrari. Gara dopo gara le Frecce Nere stanno sbriciolando i record della Rossa. Inarrestabili. Da quando è cominciata l'era delle Power Unit ibride, la squadra di Toto Wolff ha vinto 100 delle 134 gare disputate, un dominio senza precedenti nella storia della Formula 1 cominciata 70 anni fa. Un dominio di cui non si vede la fine all'orizzonte a meno che - ma non sarà così - la frase enigmatica di Lewis a fine gara stavolta sia davvero seria e non la solita boutade («Mi piacerebbe essere qui il prossimo anno, ma non ne ho la certezza. Ci sono molte cose che mi eccitano anche al di fuori della F1...»).

Si vedrà. Intanto Lewis Hamilton è riuscito a riprendersi una vittoria che sembrava essergli sfuggita dopo le prime curve quando non solo aveva perso lo sprint contro il compagno che scattava in pole, ma aveva perduto anche una posizione su Verstappen, rischiando addirittura il contatto con Gasly. Invece, dopo essersi lamentato via radio («È impossibile restare in scia su questa pista»), si è tranquillizzato ed ha aspettato il momento giusto, arrivato quando i due davanti a lui sono rientrati ai box per il cambio gomme. Con la pista libera davanti a infilato un giro veloce dietro l'altro, ha aggredito l'asfalto e i doppiati che gli arrivavano davanti. Il resto lo ha fatto una Virtual Safety Car che ha reso ancora più dolce il suo cambio gomme. Sarebbe rientrato in pista davanti, anche senza l'aiutino, ma così si è ritrovato con un ulteriore margine di sicurezza. Ne aveva di più di Bottas, oltre tutto penalizzato da un detrito che aveva rovinato il fondo della sua Mercedes. Gara deprimente e penalizzata quella di Bottas che si è visto passare anche da Verstappen, prima che un detrito (un pezzo della Ferrari di Vettel) tagliasse una gomma mandando nella sabbia il povero Max. Sul podio (dopo una Safety Car che ha rimescolato le posizioni di rincalzo) è salito così Ricciardo. E qui è andata in scena l'unica caduta di stile di Lewis quando ha accettato di brindare bevendo lo champagne dalla scarpa del pilota Renault che l'anno prossimo potrebbe soffrire di più con la McLaren Hamilton ha eguagliato un altro record di Schumi sulla pista dove Michael era un re: ha incassato la 72esima vittoria con la stessa squadra. Esattamente quante Michael con la Ferrari. La Rossa ha chiuso al quinto posto con Leclerc e al tredicesimo con Vettel, penalizzato da un errore ai box che gli ha fatto perdere almeno 10 secondi. Quando alla ripartenza Charles era quarto, incollato a Ricciardo, ci si poteva aspettare di più, invece ha perso una posizione su Kvyat bravissimo a passarlo alla Piratella. Ha guadagnato due posizioni rispetto al via, è riuscito a gestire bene le gomme rosse nei primi giri, ma se finisci dietro a Renault e Alpha Tauri significa che qualcosa non ha funzionato. Forse una scelta più aggressiva (gomme gialle e non bianche al primo stop di Charles) avrebbe aiutato. È andata meglio all'Alfa Romeo Sauber, perché Raikkonen e Giovinazzi a punti, partendo 18° e 20°, sono una bella notizia sulla pista di casa.

E le sei posizioni recuperate da Antonio al primo giro, dimostrano che da Kimi si può sempre imparare qualcosa.

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