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Harakiri Aprilia e Ducati. Il sushi "mondiale" va di traverso all'Italia

In Giappone vince Miller, Marquez è quarto. Espargaro è 16° tradito dall'elettronica. Bagnaia cade all'ultimo giro per superare Quartararo...

Harakiri Aprilia e Ducati. Il sushi "mondiale" va di traverso all'Italia

Le preghiere per una pista asciutta sono state esaudite, ma la sfortuna ci ha messo lo zampino rimescolando le carte per i contendenti al titolo. In una domenica ricca di colpi di scena, sulla pista giapponese di Motegi ha vinto la Ducati ufficiale, ma è quella di Jack Miller, protagonista della miglior gara in carriera. Sul podio anche la KTM di Brad Binder e la Rossa di Jorge Martin.

Giornata da dimenticare invece per i protagonisti del Mondiale. La prima delusione è arrivata in Casa Aprilia con uno sfortunatissimo Espargarò costretto a tornare al box nel giro di ricognizione per sostituire la sua RS-GP per un problema di elettronica. Aleix non si è perso d'animo, ma ripartito in fondo al gruppo la sua corsa è stata tutta in salita. «Ho capito subito qual era il problema. Ho provato a schiacciare tutti i bottoni, spegnere la centralina, alzare i giri. Niente da fare. Sono molto triste, perché stiamo facendo un grande lavoro: io non sono Marquez (tornato con una strepitosa pole sul bagnato e 4°in gara sull'asciutto), e l'Aprilia non è la Ducati. Eppure siamo lì. Sarei arrivato leader in Thailandia».

Nella frustrazione, l'amara consolazione di essere riuscito a limitare i danni. Sedicesimo al traguardo, Espargaro mantiene così la 3° posizione a -25 punti da Quartararo. Su una pista stop and go dove la sua M1 poteva fare la differenza, il francese ha chiuso solo 8°. La caduta di Bagnaia all'ultimo giro nel tentativo di superarlo ha infatti spostato tutti gli equilibri.

«Viste le circostanze, è stato meglio guadagnare i punti invece che perderli», ha commentato Fabio. «È una magra consolazione. Il nostro potenziale non era allineato con i migliori. È frustrante, avrei voluto essere più veloce, invece perdevo moltissimo in due settori e non riuscivo a superare». A provare il sorpasso è stato invece Bagnaia. «Ho sentito la sua caduta, ma non l'ho visto. Era comunque molto vicino. In quel momento lui era più veloce». Nel corso dell'ultimo giro i il piemontese si era messo alle spalle di Quartararo, che era in ottava posizione. Nel tentativo di superarlo ha perso il controllo della moto finendo nella ghiaia. Consapevole del clamoroso errore, Bagnaia si è rialzato e si è applaudito ironicamente: «Sono stato troppo ambizioso. Buttare via così dei punti importanti non è corretto: anche per il gran lavoro che fa sempre la mia squadra». È il quinto pesante zero della stagione per lui. «Sono stato un imbecille, è stato un grande errore In queste situazioni devo imparare ad essere più freddo, glaciale». Racconta con amarezza. «È stato tutto molto complicato: non avevo trazione, potevo solo frenare forte ma così si è alzata la pressione della gomma davanti. Mi consolo di non aver coinvolto Quartararo, non sarebbe stato giusto». Onesto fino in fondo, il piemontese che non ha chiesto neanche l'aiuto dei compagni di marca, è sceso a meno 18 punti dalla testa del Mondiale quando mancano quattro gare alla fine.

Adesso si può solo guardare avanti.

Al GP di Thailandia la prossima domenica.

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