Questo Bayern non conosce mezze misure: per un soffio non veniva fatto fuori dall'Arsenal negli ottavi di Champions, ma sabato in Bundesliga ha demolito l'Amburgo con un devastante 9 a 2. Forse l'identikit equanime della squadra bavarese si colloca a metà strada. Centrocampo e attacco sono di valore mondiale, ma in difesa, escluso il monumentale Neuer, spesso si balla, soprattutto dopo l'infortunio occorso a Badstuber.
Heynckes si è così trovato quasi costretto a dare spazio al brasiliano Dante, il beniamino dei parrucchieri di Monaco prima ancora che dei sostenitori dell'Allianz Arena. Il taglio afro è talmente cool che Barbara Holmes, l'hairstyle più famosa della città, ha dovuto assumere una segretaria per programmare gli appuntamenti. Eppure Dante dice di non ispirarsi alle acconciature di Jimi Hendrix o Samuel Lee Jackson, ma di aver scelto in Germania il suo modello. «Sono cresciuto nel mito di Paul Breitner, giocare nella sua squadra è un privilegio». Oltre ai capelli Dante con Breitner condivide il piede sinistro, anche se il "maoista" lo utilizzava in fascia mentre il brasiliano è un gendarme che Heynckes sguinzaglia contro l'attaccante più pericoloso. Dante è esploso proprio nel mezzo del cammin della sua vita, tanto per citare il più celebre (e celebrato) omonimo. A trent'anni per lui si sono dischiuse le porte del Bayern e quelle della Seleção, dove ha conosciuto il blocco della Juventus a Ginevra nella sfida tra nazionali: «Meno male che Balotelli gioca da un'altra parte - dice sorridendo -. La Juve comunque resta pericolosa». Dante ha vinto il ballottaggio con Jerome Boateng (fratello di Kevin Prince) per affiancare Van Buyten al centro della difesa.
Heynckes però deve fare i conti con la squalifica pesante di Javi Martinez. Toccherà quindi al brasiliano Luiz Gustavo prendersi cura di Pirlo. «È un genio - dice il tecnico bavarese a proposito del playmaker juventino -, ci sono pochi al mondo con la sua intelligenza tattica». Heynckes deciderà all'ultimo minuto su Ribery e Robben. L'olandese accusa qualche noia muscolare. In caso negativo spazio a Mandzukic, ariete croato e killer dell'Italia ai recenti Europei.
E a proposito del torneo continentale Kroos e Muller, due tra i giocatori di maggior pericolo del Bayern, rifiutano
qualsiasi accostamento tra questa sfida e l'Italia-Germania di Varsavia. «È una storia diversa. Ogni partita ha un suo percorso e non dimentichiamoci che cambieranno anche molti interpreti». E come dice Dante, non c'è Balotelli.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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