Higuain resiste Se castiga la Lazio raggiunge Diego

Gli azzurri possono eguagliare le 7 vittorie dei tempi di Maradona. Il Pipita acciaccato ma stringe i denti

Higuain resiste Se castiga la Lazio raggiunge Diego

Il sogno scudetto del Napoli passa anche dai record numerici. La manita rifilata all'Empoli ha aggiornato il libro dei primati della squadra partenopea: otto punti in più rispetto all'anno scorso, una media realizzativa strepitosa (2,4 gol a gara), una coppia d'attacco stellare (Higuain e Insigne hanno già toccato insieme quota 32 reti, da soli hanno segnato più di 15 delle altre 19 formazioni di A).Ma stasera all'Olimpico può arrivare un record storico: in caso di vittoria contro la Lazio (imbattuta da sette partite, ultimo ko con la Juve il 5 dicembre scorso) la truppa di Sarri eguaglierà il filotto della squadra di Ottavio Bianchi che nella stagione 1987-88 arrivò a 7 successi di fila.

Era il Napoli di Maradona, quello che però a maggio lasciò il titolo al Milan in un testa a testa che ricorda molto il duello contro la Juventus in questa stagione. «Stavolta può essere l'anno giusto per vincere un titolo, ma se i bianconeri continuano a vincere sarà dura», così il Pibe de Oro.Il tecnico azzurro si affiderà ancora a Higuain, pure acciaccato dopo l'infortunio nell'amichevole della scorsa settimana con il Positano e il colpo alla schiena - che lo ha costretto di fatto a non allenarsi negli ultimi due giorni - rimediato nello scontro con il portiere dell'Empoli Skorupski. L'anno scorso il Pipita decise il confronto a Roma con l'unico tiro in porta del Napoli e oggi viaggia a una media gol che non ha uguali in Europa (22 reti in altrettante partite).

Con i due gol realizzati in Europa League l'argentino è già a -5 dal suo record di una stagione (29 con il Real 2009-10 e con il Napoli nella scorsa annata) oltre che da Cavani, bomber azzurro in un torneo (2012-13).Le due assenze di stasera (Hysaj e Allan) faranno cambiare gli interpreti della «catena» di destra dell'assetto tattico del Napoli, con Maggio e David Lopez che supporteranno lo stakanovista Callejon, l'elemento insostituibile di Sarri, visto che ha giocato tutte e 30 le partite stagionali degli azzurri.

«Dimentichiamo in fretta l'Empoli, i cinque gol segnati e il primato in classifica», così Sarri che ieri ha riabbracciato Regini, volto nuovo a Castelvolturno già allenato a Empoli tre anni fa. Il tecnico quasi spaventato dalla frenesia di un campionato che non conosce soste e che avvicina sempre più lo spareggio dello Stadium di Torino.

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