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I dubbi di Fede sulle Olimpiadi di Tokyo

Federica Pellegrini: "Voci dicono che torneremo alle gare solo l'anno prossimo..."

I dubbi di Fede sulle Olimpiadi di Tokyo

«Fonti ufficiose dicono che torneremo alle gare forse soltanto il prossimo anno. Aspettiamo e speriamo di poter gareggiare prima, per noi è molto importante». Federica Pellegrini, nuotatrice olimpionica e primatista mondiale nei 200 metri stile libero, è tornata a parlare dopo il lockdown e il ritorno in vasca.

«Senza avversari, pubblico, adrenalina, è tutto diverso. Oggi afferma Fede durante una video-conferenza in cui è stata annunciata la partnership con Michelin - la cosa più difficile è proprio l'impossibilità di avere obiettivi a breve termine. Manca oltre un anno ai Giochi di Tokyo, per noi è tantissimo, vuol dire macinare chilometri su chilometri in allenamento senza avere la possibilità di testarci. Mi manca l'adrenalina della gara». Per questo, la federnuoto starebbe pensando di organizzare una competizione tra italiani, una sorta di stress-test tra gli atleti azzurri per permettergli di ritrovare la verve agonistica in vista delle Olimpiadi. «So che la federazione ci sta lavorando, se i protocolli sanitari ce lo consentiranno, per noi sarebbe una buona cosa, perché in allenamento il nostro pensiero va alla prossima gara e non può essere tra un anno e mezzo».

A proposito di ripresa, anche la Serie A deve decidere se tornare in campo. Questo il pensiero di Fede sull'argomento: «So bene che il calcio è lo sport più importante, ma tutti gli sport di squadra stanno facendo fatica. Per i tifosi di calcio è fondamentale che il campionato riprenda, come per i tifosi della pallavolo è fondamentale che riprenda il campionato di pallavolo». Nei giorni della quarantena, Fede alzò la voce perché non digerì il fatto che, in piena emergenza coronavirus, si parlava quasi esclusivamente di calcio: «La mia non era una critica al mondo del pallone, ma una provocazione. È stata una vittoria, perché ci hanno ascoltato e di questo sono felice».

Le chiedono se dal lockdown ha trovato un aspetto positivo: «A parte la propaganda politica che per metà del periodo l'ha fatta da padrona, all'inizio ci siamo trovati molto più uniti, e la cosa che mi ha stupito di più è stata la solidarietà della gente nella raccolta fondi, l'ho visto anche con l'asta che abbiamo organizzato per Bergamo, c'era gente che anche non avendo molto ha donato. Questo mi ha stupito molto». Stare ferma sei settimana, per un'atleta abituata a non fermarsi mai, certo non sarà stato facile. Ma questa pandemia non sembra aver intaccato il sogno olimpico della Pellegrini. «Il sogno della mia quinta rassegna olimpica mi porta a spostare l'asticella sempre più in alto: il mio corpo e la mia testa sono già immersi in questo grande obiettivo.

Speriamo solo che le gomme reggano».

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