Melbourne è lontana, ma in fondo non come una volta. E il primo Slam della stagione del tennis cominciato nella notte ha sempre gli stessi volti copertina: Novak Djokovic e Serena Williams. Salvo sorprese avvenute in queste ore mentre il nostro continente ancora dormiva. Più lui - forse - che lei (impegnata contro la nostra imprevedibile Giorgi), visto l'inizio del 2016, ma in fondo è questione di dettagli: «Nessuno è imbattibile, certo loro sono più imbattibili di altri. Ma in fondo gli Open d'Australia hanno comunque motivi di curiosità. Ad esempio il ritorno di Nadal».Alex Corretja è uno che Melbourne non l'amava tanto da giocatore, troppo lontana per uno spagnolo con la terra rossa nel cuore: «Arriva troppo presto, non è mai facile, soprattutto per il clima che varia dal caldo torrido al vento forte. Però il torneo è bellissimo, la gente simpatica: insomma, vale la pena andarci». E Alex appunto ci sarà: dopo aver chiuso la carriera che lo ha portato fino al numero 2 del mondo (anno 1999) ha fatto il coach - anche di Andy Murray - e il capitano di Coppa Davis fino ad essere un apprezzato commentatore di cose tennistiche. Così down under sarà nella squadra di Eurosport, «e cercherò di spiegare alle persone che guardano il perché di certi momenti delle partite, di rendere semplice e divertente il nostro gioco. E magari di far capire cosa pensano i giocatori in campo». I giocatori, come Rafa Nadal appunto.L'ex numero uno al mondo è tornato in salute, dopo una fine di 2015 col sorriso. E insomma: sarà lui l'uomo che può battere Djokovic? «Forse: Rafa ha grande fiducia adesso, anche se a Brisbane Nole gli ha appena rifilato un 6-1, 6-2 in finale.
Quel giorno però Djokovic è salito ad un livello assurdo e non può succedere sempre. Anche se a lui succede spesso in verità». E quindi può accadere, che Nadal punti a tornare a vincere uno Slam: «Rafa è un campione, me ne accorsi tanti anni fa: lui ne aveva solo 16 e lo incontrai per una sessione di allenamento in inverno, io in maglione, lui in maglietta. E non aveva bisogno di riscaldamento...» . Oppure può succedere che Wawrinka si ripeta come a Parigi («È la dimostrazione che non sempre il tennis va nel senso giusto») o ancora che Murray diventi definitivamente grande. Ma per Corretja alla fine il nome è sempre quello, ovvero Roger Federer, «che a 34 anni prendendo Ljubicic come coach dimostra di voler ancora migliorare. Può funzionare». Federer giocherà nella sessione serale, per noi questa mattina alle 9.30, poi ci sarà Kyrgios, «il potenziale futuro numero uno, se trova qualcuno che gli mette la testa a posto. Garantito».Insomma ci sarà da divertirsi, «perché a Melbourne ci si diverte sempre e per me alla fine sarà il torneo femminile quello probabilmente più avvincente.
Ci sono tante ragazze che ambiscono a diventare la nuova numero uno del tennis e da spagnolo ti dico che in futuro vedrete la Muguruza vincere uno Slam. Non qui ovviamente, purtroppo è infortunata». Non in Australia, dove il pronostico sembra fin troppo facile: «Ma non pensiate che sia già tutto deciso: perché il tennis a volte è strano. E Melbourne lo è ancor di più».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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