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I figli del Dottore volano. Bagnaia va in fuga. Bezzecchi va di fretta

Pecco è il primo dopo Valentino a vincere 2 anni di fila ad Assen. Marco da rivelazione a realtà

I figli del Dottore volano. Bagnaia va in fuga. Bezzecchi va di fretta

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La domenica olandese ad Assen si colora di verde bianco e rosso con due Ducati e un'Aprilia sul podio. Un risultato incredibile per due Case italiane, più piccole in termini di personale e budget rispetto ad Honda e Yamaha, che in pochi anni sono riuscite a ribaltare lo strapotere dei colossi giapponesi. Ancora una volta, la lotta per la vittoria è stata una questione tra le Rosse.

Dopo il successo di Marco Bezzecchi nella sprint race al sabato, nella gara lunga della domenica Pecco Bagnaia tira fuori le unghie e vince di prepotenza per urlare al mondo intero che è lui il leader, il numero uno che porta giustamente sul cupolino della sua Desmosedici.

«Assen è una pista magica. È fantastico tornare a vincere», esulta Pecco, il primo pilota a vincere due volte di fila ad Assen dopo la storica doppietta del suo mentore e idolo Valentino Rossi nel 2004 e 2005. Ed è proprio sulla pista dove il Dottore aveva conquistato la sua ultima vittoria, che torna a vincere un pilota dell'Academy davanti ad un altro pilota della VR46, Marco Bezzecchi, grande rivelazione di questa prima parte della stagione.

«Il weekend era iniziato tra mille dubbi, invece è arrivata una domenica perfetta. Non è stato semplice vincere, perché dietro spingevano tanto», ha confessato Bagnaia. «Ho cercato di andare in fuga ma ci sono riuscito solo nel finale, e a quel punto ho pensato a gestire il vantaggio. Questa pista mi fa impazzire, ce l'ho tatuata addosso». Su una lingua d'asfalto dalla temperatura torrida, il Bezz chiude secondo e si consola con il tifo della folla che è per tutto per lui, per il suo accento romagnolo e i riccioli biondi che tanto ricordano il Sic. «Sono molto contento anche se non siamo riusciti a bissare il successo del sabato. In partenza ho avuto un contatto con qualche pilota ma non so chi, poi ho perso tempo per superare Binder e alla fine Pecco era troppo lontano». Marco può andare però in vacanza felice, perché terzo nel Mondiale, ad un solo punto dal più esperto e agguerrito Jorge Martin, secondo. E il Bezz ricorda: «La prima volta che ero venuto qui era nel 2005 per vedere Vale con la mia famiglia. Eravamo nel prato, non c'erano nemmeno le reti all'epoca, e oggi sono qui sul podio».

Se la gode anche Aleix Espargaro, che è riuscito a portare la sua Aprilia sul terzo gradino del podio. Rispetto allo scorso anno, la Casa di Noale sta soffrendo di più, ma lo spagnolo è un mastino e anche se sbaglia un po' troppo, è un tipo che non molla. «Avevo il passo per stare con Binder e Bezz, ma la mia moto si muoveva molto. Sono comunque riuscito a rimanere attaccato a Binder, nell'attesa di un suo errore. E così è stato. Mi dispiace per lui, ma quando è andato sul verde ne ho approfittato. La strategia ha pagato. Bello tornare sul podio!».

Se ne va in vacanza con l'amaro in bocca invece Enea Bastiani, caduto quando stava facendo una bella gara: «Non ci voleva, perché potevamo fare un bel risultato».

Grande assente Marc Marquez, costretto a dare forfait per una costola rotta.

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