Federica Pellegrini ai Giochi di Tokyo per la quinta volta. Con lei altri quattro atleti. Ma è polemica. Fa discutere la decisione del direttore tecnico Butini di proporre al Consiglio Federale 5 pass in più ai 4 (Martinenghi, Paltrinieri, Panziera e Quadarella) già qualificati nel 2019. Oltre a Federica, iridata in carica nei 200 sl, infatti, ci sono: Gabriele Detti e Marco De Tullio (400 sl), Federico Burdisso (200 farfalla) e Martina Caramignoli (1500).
Questa decisione, però, ha provocato reazioni contrastanti nell'ambiente. Su tutti, Fabio Scozzoli e Martina Carraro, ossia il capitano dell'Italnuoto e la compagna ranista, bronzo agli ultimi Mondiali di Gwangju. Acque agitate e scontro tra campioni: non per via delle finali dell'ISL, la Champions del nuoto, che si terrà tra oggi e domani (ore 14 Sky, unica azzurra Benedetta Pilato).
«La proposta tiene conto delle prestazioni ottenute in estate al Sette Colli si legge nella nota federale -, e delle posizioni individuali nei ranking mondiali 2019-2020». C'è un però: le gare del Settecolli, in realtà, non erano valevoli per la qualificazione olimpica. Perché allora questa decisione? A causa della pandemia che non garantisce una omogeneità di allenamento. Come è successo proprio a Scozzoli e alla Carraro ad Imola durante il lockdown. «Non dico assolutamente che gli atleti in causa non se lo meritino, ma che con quei criteri anche altri atleti se lo meritano quanto loro». A ruota Martina Carraro, che si dice «affranta, ho una grande rabbia dentro. Non capisco perché si debba fare questa differenza. La Fin ha fatto questa proposta e gli atleti in questione se lo meritano, ma come se lo meritano loro, se lo meritano anche altri». Ha reagito alla sua maniera, invece, con la sua solita chiarezza, Federica Pellegrini. «Me la giocherò sul campo! Come ho sempre fatto!». Come a dire: grazie del regalo, ma voglio meritarmi i Giochi in vasca. Curiosamente, Fede e gli altri 4 promossi sono reduci da Coronavirus e in queste settimane hanno dovuto interrompere la preparazione.
La reazione invece di Butini tende a spegnere subito le polemiche. «Ho la coscienza a posto chiarisce il dt -, è stata una decisione di buon senso dettata da criteri oggettivi. È sufficiente guardare le prestazioni del loro ultimo biennio.
Tutti gli altri atleti che si sono allenati regolarmente avranno occasione di qualificarsi al campionato italiano assoluto invernale di dicembre (17-19) che abbiamo voluto confermare nonostante le difficoltà del momento».
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.