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I pugni di Mazzarri: «Non accetto prediche»

«Cornuti e mazziati» i napoletani, secondo un'espressione utilizzata ieri da Walter Mazzarri. Vincenti e silenti gli juventini. I quali, intascata la Supercoppa poi festeggiata alla grande a Villar Perosa con tanto di stilettate da parte di John Elkann («i verdetti vanno rispettati, il Napoli avrebbe dovuto accettare il risultato sfavorevole come hanno fatto alcuni atleti italiani durante le Olimpiadi»), ieri hanno fatto spallucce di fronte alle esternazioni del tecnico del Napoli: «Elkann? Rispondo con una battuta: non siamo rientrati in campo perché tutti i giocatori erano sotto la doccia - ha detto il tecnico biancoazzurro -. Lo spirito olimpico? Non accetto la predica che arriva da parte di una società che rivendica trenta scudetti quando le sentenze sportive gliene attribuiscono ventotto». Tombola. E avanti: «Non tornare sul terreno di gioco è stata la cosa migliore: se anche ci fosse stato qualche ripensamento sul nostro operato, è svanito guardando le sanzioni successive. Se avessimo continuato a commentare le decisioni arbitrali, in quanti saremmo andati a Palermo? La società ha fatto bene a cercare di limitare i danni. Io sono stato zitto una settimana, rivedendo quattro-cinque volte la partita, e per un attimo ho anche pensato di dimettermi. Poi sono stato in vacanza un paio di giorni in un feudo juventino: tanti tifosi sono venuti da me a scusarsi, dicendo che avrebbero preferito vincere in modo giusto e non come è invece avvenuto. E allora ho pensato che fosse giusto rimanere per provare a dare qualcosa in più a questo calcio». Infine, una battuta per Carrera: «Probabilmente quel signore lì ha visto un'altra partita, i cartellini sono usciti tutti in un'unica direzione. Dal primo all'ultimo minuto c'è stato un comportamento a sfavore del Napoli».
Di fronte a tutto ciò, la Juve si è allenata a Vinovo ma non ha replicato: ieri, nonostante fosse la vigilia dell'odierno Trofeo Berlusconi (non ci saranno Pirlo, che ha preso una botta proprio contro il Napoli, e Buffon, che continua il lavoro personalizzato), non era in programma alcuna conferenza stampa e il programma non è stato modificato a meno che non si voglia prendere per posizione societaria il tweet di «Er Chiacchiera» Pepe secondo cui «non rosicare, l'importante è partecipare» (subito seguito da una precisazione: «Il tweet di prima è stato frainteso, era una cosa mia personale»). Comunque sia, stasera Conte andrà ovviamente in tribuna e la coppia Marotta-Paratici avrà nel frattempo provato ad ammorbidire l'Athletic Bilbao per arrivare a Fernando Llorente: il basco non è stato comunque convocato da «El Loco» Bielsa per la prima giornata della Liga e la sua partenza è sempre più scontata. A venti milioni si potrebbe probabilmente chiudere, Bielsa non farà le barricate («sono contento sia con lui che senza di lui») ma sarà meglio tenere da conto anche l'interesse del Tottenham. Quanto all'ipotesi di assalto a Lichtsteiner da parte del Psg, ieri Ancelotti ha smentito: «Cerchiamo un esterno destro, ma il nostro candidato numero uno è francese».

Siccome però pareva chiusa anche la strada verso Thiago Silva, occhio comunque.

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