Icardi: "Auguro il meglio all'Inter. Tornare? Per ora sono del Psg"

Mauro Icardi sta continuando nel suo processo di ambientazione al Psg con cui finora ha realizzato due reti, una in Ligue 1 contro l'Angers e una in Champions League, da tre punti, contro il Galatasaray. L'ex capitano dell'Inter ha già voltato pagina ma non dimentica il suo ex club a cui augura il meglio come dichiarato in esclusiva alla Gazzetta dello Sport: "All’Inter non posso che augurare sempre il meglio in ogni competizione. A Milano ho ancora tanti amici".

Icardi ha poi parlato dell'accoglienza dei suoi tifosi del Psg: "Non mi aspettavo neppure tanto affetto da parte dei tifosi, mi hanno accolto bene fin dal primo riscaldamento al Parco dei Principi. Ho avuto poi la fortuna di giocare subito contro il Real Madrid, prima di un lieve infortunio. Ora sto bene, la macchina è ripartita, anche se devo continuare a lavorare perché ho avuto un periodo estivo complicato e non ero al cento per cento quando sono arrivato a Parigi".

Il bomber 26enne di Rosario ha poi parlato dell'eventualità che Inter e Psg si incontrino agli ottavi di Champions League e per far ciò serve che una delle due arrivi al primo posto nel suo girone, l'altra al secondo posto e soprattutto che il sorteggio faccia il suo corso facendo accadere questo incontro: "Se mai dovesse succedere la vivrò nel migliore dei modi. Se toccherà a me andare in campo, da professionista darò il massimo per difendere la mia nuova maglia”.

Maurito ha poi parlato dell'eventualità di tornare all'Inter a fine stagione se il Psg non dovesse esercitare il riscatto: "Per quest’anno sono al Psg e il mio obiettivo è dare il massimo per questa maglia. Poi a fine campionato, verso maggio o giugno, vedremo che succede. È ancora presto per dire qualcosa”. L'ex di Barcellona e Sampdoria ha infine parlato di colui che ha preso il suo posto, Romelu Lukaku: "Non mi sembra Lukaku stia vivendo un momento di difficoltà. Anzi, mi pare abbia iniziato bene, segnando subito un paio di gol. Poi anche lui si è infortunato e magari questo fatto ha sollevato le solite critiche. Ma non è facile per nessuno giocare in Italia”.

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