Inner: «Scio col mal di schiena ma ci vediamo alle Olimpiadi»

Inner: «Scio col mal di schiena ma ci vediamo alle Olimpiadi»

L'obiettivo sarebbe farsi un regalo prima del 29° compleanno il prossimo 17 dicembre e rientrare in Europa con qualche bel souvenir dal Nuovo mondo. Per ora, però, le cartoline dal Canada firmate da Christof Innerhofer parlano di sole, freddo e purtroppo di mal di schiena. Le vacanze sono finite, anzi per Innerhofer, a parte una settimana in Thailandia ormai lontanissima, non sono mai iniziate. Ferie ed anno olimpico non vanno proprio d'accordo. Lui, che insieme a Dominik Paris e Matteo Marsaglia è depositario delle speranze di medaglia dell'intera Ital-jet, vive la vigilia dell'inizio di stagione già pensando in russo, ma i giochi di Soci sono lontani. Prima di febbraio e da questo fine settimana il menù è innanzitutto coppa del mondo con le gare veloci al via in Canada e Stati Uniti.
La pista di Lake Louise a Inner non è mai andata giù. Per trovarlo nella top ten bisogna risalire al 2008 con un sesto posto in discesa e, due anni dopo, stesso posto in superG. Per il resto Christof si è sempre fermato nelle retrovie. Lake Louise è una brutta bestia. Tanto belli i suoi boschi e il lago ghiacciato, tanto infidi quei dossi e quelle onde dove un tecnico come "Winner" non riesce ad esprimersi. «Non è una pista a me congeniale - spiega Innerhofer - : ho sicuramente più chance a Beaver Creek nella prossima tappa».
No, Christof non gioca a nascondino: la sua schiena, che sembrava avergli concesso una tregua, è tornata a farsi sentire. E purtroppo da protagonista. «Il mio mal di schiena non fa nemmeno più notizia, fa solo male - scherza Inner -, ma ormai avevo imparato a tenerlo sotto controllo». Questa estate Christof ha dosato le sue forze, partecipando solo alla seconda parte di allenamenti in Sudamerica. Cile sì, Argentina no: «Ho voluto evitare il sovraccarico». Ora però i velocisti sono in Nord America da più di dieci giorni e l'aria delle Rocky Mountains a "Inner" ha rievocato brutti ricordi. Le fitte alla schiena sono aumentate e lui ha perfino pensato di rientrare a casa per andare a curarsi da quello che da un paio di stagioni è il suo guru, il medico bavarese Mueller Wohlfarht. «Fossi stato ovunque in Europa, non ci avrei pensato un minuto di più, ma i lunghi viaggi in aereo non sono mai un toccasana».
Inner bifronte: costretto a gestire la schiena come un anziano, appare in forma sfolgorante nelle campagne moda per Intimissimi, nuovo sponsor della nazionale. Confessa di avere anche valutato, pur restando in Canada, di non correre a Lake Louise.

Forse non farà tutte le prove e si concentrerà sulle gare con l'obiettivo di conservare le energie per il Colorado e per la temibile Birds of Pray che lo scorso anno, in discesa, gli ha regalato la prima vittoria di stagione. «Sono tranquillo e contento di poter cominciare a gareggiare: anche Lake Louise sarà utile per capire quanto valgo».

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