Inter al bivio decisivo. Servono i gol di Lautaro per 20 milioni di motivi

Un successo per avvicinare la qualificazione e garantirsi un'entrata extra per il bilancio

Inter al bivio decisivo. Servono i gol di Lautaro per 20 milioni di motivi

Il derby può aspettare, Sheriff-Inter vale di più. Obbligatorio vincere, per continuare a essere padroni del proprio destino. Il pareggio costringerebbe a sperare negli altri, la sconfitta consegnerebbe di fatto la qualificazione ai sorprendenti sceriffi moldavi. Partendo da quello che si è visto 2 settimane fa a San Siro, per vincere anche a Tiraspol non dovrebbe servire un'impresa, nonostante la storia dica che solo una squadra straniera (il Tottenham nel 2013) ha vinto allo Sheriff Stadion nella breve storia europea del club (5 partite) e che a settembre ci abbia lasciato i 3 punti anche De Zerbi con il suo Shakhtar.

La doppietta Empoli-Udinese ha ridato morale all'Inter e l'ampia turnazione di Inzaghi ha ricaricato le batterie a mezza squadra. Stasera si dovrebbe vedere un'Inter quasi tipo, se non addirittura quella che per Inzaghi è l'Inter migliore, con Dimarco al posto di Bastoni e Vidal per Calhanoglu. In attacco, torna Martinez e nonostante il bomber di stagione sia Dzeko (7 gol in campionato, 1 in Champions), il Toro è manco a dirlo l'uomo più atteso. Fresco di rinnovo contrattuale, Martinez è a secco da un mese (2 ottobre, quinto e finora ultimo gol in campionato, al Sassuolo). Tornato dalla sosta, l'argentino non ha più segnato ed è parso anche meno brillante. «Si sarà tenuto il gol per un'occasione più importante», commentò Inzaghi a Empoli, ironico, quando tutti i compagni avevano più volte cercato di spingere in gol Martinez. E allora, aspettando il derby, l'occasione giusta può essere questa. «Mi aspetto una grande gara da Lautaro e come lui da tutta la squadra, perché l'impegno è fondamentale. Sarà una serata difficile, in un clima ostile, ma l'Europa è questa. Sapevamo che per passare il turno era fondamentale battere due volte lo Sheriff, ora si tratta di continuare l'opera cominciata a San Siro», il messaggio che Inzaghi lancia alla sua squadra.

Martinez e Dzeko, ma non soltanto loro. Nell'Inter segnano centrocampisti e difensori (13 finora i giocatori in gol) e poi ci sono Correa e Sanchez, alternative di valore ai due titolari. «Siamo una squadra che attacca e gioca a viso aperto, lo faremo anche stavolta, cercando di restare sempre in equilibrio». La vittoria da sola non vale gli ottavi di finale, ma certamente una bella fetta.

Per Inzaghi è fondamentale qualificarsi, per evidenziare la differenza con Conte, almeno in Europa; per l'Inter perché significherebbe incassare dall'Uefa 20 milioni extra, di certo un'arma in più per fronteggiare anche le voci che cominciano a rimbalzare da Londra e che potrebbero minare la serenità del gruppo (se Brozovic era già restio al rinnovo, difficile che firmi sapendo che Conte lo sta cercando).

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