Inter, tra delusione e futuro c'è la paura da scacciare per l'ora della Champions

Nerazzurri a testa bassa dopo lo scudetto perso e le voci arabe su Inzaghi: serve un reset verso il Psg

Inter, tra delusione e futuro c'è la paura da scacciare per l'ora della Champions
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L'importante adesso è voltare pagina, mettersi alle spalle lacrime e delusione e pensare solo alla Champions League e al PSG. Si può fare, ma non sarà semplice. Il volto di Lautaro, in panchina con la testa fra le mani e gli occhi lucidi, resterà come perenne istantanea a fissare il verdetto del campionato nerazzurro, troppo uguale e ugualmente dolorosa a quella del 5 maggio di Ronaldo.

Stavolta però c'è l'occasione immediata per cancellare tutto in pochi giorni e l'obiettivo di Inzaghi è trasformare in energia la delusione per lo scudetto perso. Per questo, dopo l'ultima inutile vittoria di Como, ha dato appuntamento al gruppo a domani pomeriggio. Due giorni di scarico completo, e cure per infortunati e convalescenti, prima dell'ultimo e più importante appuntamento della stagione. Peraltro dall'infermeria filtrano notizie confortanti: il ginocchio di Bisseck non si è gonfiato e quindi la paura è passata, mentre Pavard e Zielinski stanno meglio. Alla ripresa, dovrebbero allenarsi tutti con il gruppo: 5 giorni di esercitazioni anche maniacali per non sbagliare nulla nella partita che può valere una carriera.

Perché la finale è già un traguardo, ma poi conta soprattutto alzare la coppa. Tutti vorrebbero essere a Monaco, a cominciare dal tifo organizzato della curva nord, che per domani ha organizzato una protesta davanti alla sede, poiché le richieste di biglietti non sono state soddisfatte. Il precedente del 2023 evidentemente ha suggerito più cautela.

Col cammino europeo di queste stagioni, l'Inter ha messo ordine nel suo deficit finanziario, ma per parlare in termini sportivi di bilancio veramente positivo è necessario anche vincere un titolo La strada per lo scudetto era la più semplice, vista la concorrenza. Troppi invece gli errori e le occasioni perse in campionato, chiuso con 13 punti in meno dello scorso anno.

Perché? Quali sono le cause e quali i colpevoli? Questo è solo il momento delle analisi e ciascuno può dare peso maggiore a ciò che vuole o gli fa comodo, ma per evitare che le analisi si trasformino in processo è necessario che l'Inter batta il PSG, perché altrimenti si aprirebbe una vera guerra di opinioni, con Inzaghi al centro del mirino, un contratto da rinnovare e sirene arabe sempre più insistenti (siamo a 50 milioni a stagione). Molto dipenderà dall'esito della finale.

Resterebbero però i fatti, ovvero che il gruppo, che un anno fa ha vinto lo scudetto ed è uscito a dicembre dalla Coppa Italia e a febbraio dalla Champions League, è stato rinforzato con Taremi (3 gol in stagione, di cui 2 su rigore), Zielinski, un portiere di riserva e Palacios, difensore finito poi in panchina anche nel Monza.

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