Calcio

Inter e City, un sabato ad alta tensione. Ma solo per gli inglesi

Inzaghi parte con la LuLa, Pep contro lo United per la FA Cup schiera già la squadra anti nerazzurri

Inter e City, un sabato ad alta tensione. Ma solo per gli inglesi

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Milano. Una settimana a Istanbul, il countdown è già cominciato. Approcci e prove generali differenti per le finaliste di Champions: Inzaghi pensa a Guardiola già da sabato scorso, quando ha blindato con l'aritmetica la qualificazione all'edizione del prossimo anno; Guardiola comincerà a pensare a Inzaghi solo da stasera, dopo aver giocato la finale di Coppa d'Inghilterra, quell'FA Cup che per la prima volta in 142 edizioni viene assegnata col derby di Manchester.

Inzaghi in casa del Toro con qualche riserva e senza obiettivi, Guardiola a Wembley con la squadra (quasi) tipo, partendo ovviamente da Haaland, smanioso di Triplete («sarebbe straordinario portarlo a casa, ma il club mi ha acquistato per questo»). Inzaghi può limitare i rischi, ragionare su chi fare riposare e chi invece ha bisogno di giocare di più. Lui del resto la Coppa nazionale l'ha già giocata e già vinta. Guardiola invece non può lasciarla ai rivali di casa, perché avrebbe il sapore di una sconfitta doppia, un po' come se l'Inter perdesse col Milan. E certo non sarebbe quel che gli serve per dopare il morale nella settimana per la storia (il City non ha mai vinto la Champions).

La notizia per l'Inter è che stasera e poi sabato ci sarà finalmente il nome dello sponsor sulla maglia, Paramount+, accordo che abbraccerà anche la prossima stagione (retro maglia) per complessivi 10 milioni, che alimentano ulteriormente le finanze del club, già rivitalizzate dal lungo cammino europeo. Sui mercati internazionali, oltretutto, la finale di Istanbul sembra aver rilanciato le trattative che da mesi ruotano sull'Inter, l'ultima voce la riporta l'agenzia Reuters, secondo cui il manager finlandese Ziliakus, ex Nokia, avrebbe intenzione di avanzare un'offerta entro la fine del mese. Restano in ogni caso in molti a credere che durante l'estate la società cambierà proprietà.

Handanovic dovrebbe fare il titolare a Torino: se non rinnovasse (ma non è assolutamente da escludere) potrebbe essere l'ultima delle sue 455 presenze in nerazzurro, decimo assoluto nella storia del club, a pari merito con Cordoba. Non giocherà la squadra anti-City, ma quasi. E del resto, con una settimana alle spalle e una davanti, non avrebbe senso lasciare a riposo tutti i titolari. Staffetta Lukaku-Dzeko, ma non sarà decisiva in vista di Istanbul, lì prevarranno logiche e ragionamenti tattici. Già per Inzaghi è importante sapere che stanno bene entrambi, e come e più di loro sta bene Lautaro Martinez.

A Torino potrebbe rivedersi anche Skriniar, assente in campionato dal 13 febbraio e in assoluto dal 14 marzo (i 10 minuti finali nel ritorno col Porto).

C'è chi suppone possa correre per una maglia in finale, ma visti i 3/4 mesi senza partite, dovrebbe essere escluso che il prossimo difensore del PSG possa sfilare la maglia al soldatino Darmian, che così bene l'ha sostituito, senza assolutamente farlo rimpiangere.

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