Inter e Juve ad alto rischio per i ragazzi con la valigia

Dieci giorni alla sfida del Meazza tra voli oceanici e incroci nazionali. Bianconeri geograficamente agevolati, i nerazzurri temono "fusioni"

Inter e Juve ad alto rischio  per i ragazzi con la valigia

Scatta l'operazione Derby d'Italia. A ranghi ridotti, ma è ufficialmente partito il conto alla rovescia. Dieci giorni dieci a Inter-Juventus. Sarà Sabato Santo. A chi riserverà la sorpresa migliore l'uovo di Pasqua, molto dipenderà da come ci arriveranno gli Strama-boys e la Conte-band. In mezzo, infatti, c'è l'incognita nazionali.

Martedì alla Pinetina si è radunato quel che resta delle truppe cammellate nerazzurre, ieri a Vinovo è toccato a quelle bianconere che hanno usufruito di un “regalo” di tre giorni di riposo dopo la vittoria di Bologna. Otto gli interisti in giro per il mondo, quattordici gli juventini prima che Chiellini lasciasse Coverciano nella giornata di ieri per l'infortunio alla caviglia. Conte, tolti anche gli infortunati, si è ritrovato così a lavorare con nove elementi. Guardando i numeri verrebbe quindi da dire che l'handicap peserà soprattutto sulla capolista.

Ma non è così se si guarda all'ostacolo rientro. Infatti gli otto azzurri made in capolista a disposizione di Prandelli, giocheranno martedì a Malta e il giorno dopo saranno già in gruppo anche solo per un defaticante. Lo stesso discorso vale per Vucinic, impegnato col Montenegro contro Moldova e Inghilterra, e per il francese Paul Pogba, che alla prima chiamata con la nazionale maggiore se la dovrà vedere con Georgia e Spagna. Invece Lichtsteiner, impegnato solo sabato in Svizzera-Cipro, e Asamoah, in campo domenica per Ghana-Sudan, saranno già “liberi” dopo il weekend. Trasferta “impossibile” solo per la seconda scelta Isla che con il Cile, senza Vidal squalificato, giocherà in Cile martedì 26 e sarà in Italia non prima di giovedì.

Invece l'Inter dovrà fare i salti mortali per riportare velocemente a casa diversi giocatori. A parte Handanovic , già alla Pinetina da lunedì, Ranocchia e gli “europei” Kovacic e Kuzmanovic, che si sfideranno anche in Croazia-Serbia, partita ad alta tensione: la polizia ha annunciato severe misure di sicurezza ed ha avvertito che in caso di manifestazioni ostili contro i serbi sulle tribune, e di cori segnati dall'odio xenofobo, la partita potrà essere sospesa e anche annullata.

Gli altri saranno dall'altra parte del mondo fino a mercoledì. Quindi Stramaccioni potrà contare sul gruppo completo solo a due giorni dalla gara: nella migliore delle ipotesi gli “internazionali” faranno solo un allenamento vero con la squadra prima della Juve. Considerando il lungo elenco di infortunati, anche se dall'infermeria dovrebbero uscire Samuel, Nagatomo e Silvestre, e la beffa Juan Jesus (il rinvio di Samp-Inter al 3 aprile gli farà scontare la squalifica con la Signora), l'aggravante è che si tratta di giocatori fondamentali.

Rodrigo Palacio con l'Argentina ha il doppio impegno Venezuela e Bolivia e probabilmente sarà titolare al fianco di Messi. Poi Fredy Guarin che con la Colombia sfiderà le stesse avversarie dell'ex genoano. Due gare per gli uruguaiani Gargano e Pereira, l'ultima contro il Cile di Isla: piccolo antipasto di Inter-Juve che mette in palio sogno Champions, lato Inter, e un'altra fetta di scudetto, lato Juve.

Le due grandi rivali ci arriveranno con la “noia” delle nazionali e diversi rebus di formazione. Per i nerazzurri soprattutto l'attacco con l'insostituibile Palacio (per importanza e mancanza di alternative) a rischio “fuso”, per la Juve in particolare la difesa con Chiellini in dubbio e Caceres ko dopo la carambola in auto.

Derby d'Italia con un occhio al futuro: doveva riguardare solo la Juve in ottica Bayern, invece il recupero con la Samp ha complicato i piani anche dell'Inter. Chi riuscirà a trovare la chiave di lettura si potrà gustare fino in fondo la colomba, con ogni probabilità chi tra Conte e Stramaccioni riuscirà ad attraversare indenne la “quaresima” delle Nazionali.

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