Inter, Juventus e Lazio stanno dando vita ad una lotta scudetto davvero appassionante, ricca di colpi di scena, equilibrata ed incerta. Era dal 2001-2002, infatti, che il campionato italiano non era così equilibrato con ben tre squadre a giocarsi il tricolore a 15 giornate dalla fine del campionato. 18 anni fa furono sempre Inter e Juventus a giocarsi il titolo con l'aggiunta della Roma al posto dei cugini della Lazio che si stanno dimostrando un outsider di assoluto livello.
Nel 2002 fu poi la Juventus a spuntarla sull'Inter che si suicidò, sportivamente parlando, perdendo per 4-2 l'ultima giornata in casa della Lazio in cui giocava l'attuale allenatore Simone Inzaghi. I nerazzurri con quella sconfitta chiusero addirittura al terzo posto dietro alla Roma che si prese la seconda piazza al termine di una stagione disputata punto a punto, un po' come quella attuale che non sta dando alcuna certezza su chi sia la reale favorita.
A questo punto della stagione, 18 anni fa, la Juventus comandava la classifica con 47 punti, a più uno su Roma e Inter a quota 46. Alla fine, come detto, la spuntarono i bianconeri con 71 punti complessivi contro i 70 dei giallorossi e i 69 dei nerazzurri che con una vittoria contro la Lazio, che non aveva niente di importante da giocarsi, avrebbe chiuso a quota 72 punti conquistando un tricolore certo fino alla giornata precedente e che invece si concluse con le lacrime di Ronaldo, Materazzi e tanti altri giocatori della Beneamata.
Juventus favorita
La squadra di Maurizio Sarri sta attraversando un momento di appannamento evidente ma sulla carta è favorita rispetto alle rivali e per diverse ragioni: l'abitudine alla vittoria, la forza della rosa, un monte ingaggi di molto superiore a Inter e Lazio e componenente da non sottovalutare un attacco da urlo con Douglas Costa, Paulo Dybala, Gonzalo Higuain e soprattutto il fuoriclasse portoghese Cristiano Ronaldo con uno stipendio da 31 milioni di euro netti a stagione. Vero è che il reale obiettivo della Juventus è quello di vincere la Champions League ma lo scudetto è sempre stato un must per il club di Corso Galileo Ferraris e perderlo sarebbe un fattore estremamente negativo viste le premesse iniziali.
L'Inter ci crede
I nerazzurri hanno vinto un derby incredibile in rimonta contro il Milan di Pioli e ora hanno il morale a mille e questa cosa gioca in favore della squadra di Conte, vero valore aggiunto dell'Inter. L'unico intoppo potrebbe essere l'Europa League che si gioca di giovedì e che potrebbe creare problemi viste anche le trasferte spesso scomode e a ridosso di importanti match di campionato. La profondità della rosa, però, gioca in favore della squadra di Conte che avrà già catechizzato i suoi sull'importanza di tentare di vincere lo scudetto, sacrificando magari l'Europa League che resta comunque un obiettivo al pari della Coppa Italia.
L'outsider
La Lazio di Simone Inzaghi, sulla carta, è magari inferiore rispetto alle altre due pretendenti al titolo ma ha un vantaggio: quello di non avere più niente da giocarsi se non il campionato. I biancocelesti, infatti, sono usciti dall'Europa League e dalla Coppa Italia e ora possono concentrarsi solo sulla Serie A.
Lo scontro diretto contro l'Inter che si giocherà domenica sera allo stadio Olimpico dirà molto sulle reali ambizioni tricolore dei ragazzi di Simone Inzaghi che in campionato stanno viaggiando a ritmo di record.Segui già la pagina di sport de ilGiornale.it?
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