
Il viaggio dell'Inter verso Monaco comincia a Torino, oggi pomeriggio alle ore 18. Battendo i granata di Vanoli, l'effetto collaterale sarebbe quello di mettere un po' di pressione a Conte, raggiungendolo provvisoriamente in classifica. Potrebbe essere importante, ma non è quello il primo obiettivo che Inzaghi insegue, perché ormai nessuno all'Inter crede davvero allo scudetto, anche se ovviamente i nerazzurri devono farsi trovare pronti di fronte all'imprevisto, cioè a un inciampo del Napoli nelle ultime 3 giornate di campionato. L'obiettivo vero sono 20 giorni di preparazione per la partita più importante della stagione, quella che da sola dà un senso a una carriera.
Torino, Lazio e Como come sparring verso la finale. Non 3 allenamenti, ma 3 occasioni in 3 settimane (finalmente, dopo le 6 consecutive col doppio impegno) per dosare le forze in vista del PSG. Recuperare i malati e le energie, riposare e prepararsi, godersi il viaggio verso Monaco, che nasce da una prospettiva decisamente differente rispetto a quello che due anni fa portò la banda Inzaghi a Istanbul. Allora quasi come invitati a una festa che si supponeva essere di altri, e poi il campo disse invece che c'era posto anche per l'Inter, altroché; adesso almeno alla pari del nuovo avversario, anche se avere eliminato Bayern e Barcellona ha regalato molta consapevolezza al gruppo nerazzurro.
Nella prima tappa verso Monaco, Inzaghi non porta a Torino l'infortunato Pavard, ma anche Lautaro, Frattesi e Mkhitaryan, acciaccati ma soprattutto esausti dopo la battaglia col Barcellona. Come contro il Verona, gioca l'Inter-bis, con i soli Bisseck e Bastoni nuovamente in campo rispetto alla Champions. In dubbio c'è anche Sommer.
Il Torino non è avversario semplice, anche se ormai non ha obiettivi di classifica. «L'Inter contro il Barcellona ha giocato due partite incredibili, si tratta di una squadra di valore mondiale», spiega Vanoli, fortunatamente in perfetta forma dopo il lieve malore avuto nell'ultima partita dei granata. «Grazie a tutti per l'affetto che ho ricevuto», aggiunge il tecnico granata, che recupera Ricci, Linetty e l'ex Casadei, ma non l'altro ex Karamoh.
Inzaghi conta di riavere Pavard già contro la Lazio, per consentirgli di arrivare a Monaco in buone condizioni di forma. Il francese, fra l'altro, è l'unico giocatore dell'Inter che una Champions l'ha già vinta.
Averlo in campo al meglio, fra l'altro nel suo ex stadio e proprio contro i connazionali del PSG, avrebbe valore doppio per i nerazzurri, che essendo stati sorteggiati in trasferta, giocheranno in giallo la finale del 31 maggio, per la quale il club ha previsto un premio di 400mila euro a giocatore, 10 milioni complessivi, che saranno attinti dai circa 200 che l'Uefa pagherà complessivamente all'Inter; la qualificazione alla finale, da sola, ha fruttato 18,5 milioni, l'eventuale vittoria ne sommerebbe altri 6,5.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.