Inter, zampata di... Milan. E Conte "sente" lo scudetto

Un gol in mischia di Skriniar premia i nerazzurri. L'Atalanta fa la partita ma non riesce a sfondare. La capolista torna a +6 sul Milan

Inter, zampata di... Milan. E Conte "sente" lo scudetto

Il countdown scudetto può continuare: l'Inter batte l'Atalanta (1-0) e tiene a distanza di sicurezza chi aveva vinto e l'aveva avvicinata nel week-end. Partita non semplice, piena di spine, i Conte-boys sono bravi a non ferirsi. Decide Skriniar, in avvio di ripresa, chiudendo in porta un'azione sporca, da calcio d'angolo. Poi l'Inter ha oltre mezz'ora per giocare il calcio che preferisce e se Martinez non sprecasse in modo maldestro almeno 2 contropiede, la vittoria sarebbe molto più rotonda. Atalanta in salute, ma non basta. Attacca, ma non punge, tradita dai suoi attaccanti, ovviamente più Zapata di Muriel, entrato nel finale.

La partita non è esteticamente bella, ma nemmeno sarebbe giusto definirla brutta, anche se occorre arrivare quasi in fondo al primo tempo per le prime vere emozioni. Sfida tesa, equilibrata e sempre aperta. L'Inter aspetta anche sullo 0-0, come sempre, mentre come sempre l'Atalanta prova a comandare. Stavolta però non sfonda quasi mai. Pessina scherma Brozovic in avvio di azione, Djimsiti segue quasi ovunque Lukaku, Romero chiude spesso su Martinez. C'è da sottolineare come nessuno negli ultimi 2 mesi, nemmeno la Juventus quando ha vinto in Coppa Italia, ha tenuto così bene testa alla squadra di Conte. Senza timore o reverenze, forte delle sue individualità, che compongono un telaio davvero eccellente. Gasperini sceglie Sportiello per Gollini e Malinovskyi per Muriel. L'ucraino sarà il primo a uscire, a inizio ripresa per Ilicic: non dev'essergli piaciuto granché. Conte si lascia sedurre dalla tentazione Vidal, per il resto è la solita Inter, quella della cavalcata con cui ha scavato il solco rispetto alla concorrenza.

Gosens-Hakimi è uno dei duelli più attesi e non tradisce, dall'altra parte Maehle costringe Perisic quasi sempre nella propria metà campo. Il primo guizzo è di Gosens, che serve da fondo campo un pallone invitante e teso per Zapata, in ritardo (10' pt). Romero costringe Sportiello alla deviazione in angolo di testa, con un retropassaggio un po' avventato (14' pt). Una sola occasione nel primo tempo dell'Inter, manco a dirlo un contropiede di Lukaku, contenuto non senza difficoltà da Djimsiti (25'). Fino alla prodezza di Handanovic, che nega a Zapata il gol di testa su calcio d'angolo (39' pt). Un minuto dopo, è Brozovic, sul palo, a salvare sulla botta a colpo sicuro di Djimsiti.

Trovato il gol (9' st), l'Inter potrebbe chiudere la sfida poco dopo: il salvataggio in scivolata di Romero su Lukaku è un capolavoro che vale un gol.

Poi c'è il doppio contropiede sprecato da Martinez che serve in modo impreciso prima Barella (20' st) e poi Lukaku (22' st). Conte e Gasperini si giocano tutti i cambi disponibili, ma il canovaccio non cambia più: l'Atalanta attacca ma non pareggia, l'Inter riparte ma non raddoppia. Finisce 1-0 ed è giusto così.

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