Inzaghi, per orgoglio e per punti: «Noi siamo secondi»

L'interista: «Oggi dopo il Napoli c'è la nostra squadra. Spero si decida presto»

Inzaghi, per orgoglio e per punti: «Noi siamo secondi»

Il Benfica può aspettare, ovvio. E contro la Juventus non c'è nemmeno il rischio del rilassamento post-impresa, che già più volte ha tradito l'Inter in questi mesi. Va bene sognare in grande, l'importante è farlo restando svegli. E poi c'è la realtà della classifica, cui non si scappa: chiudere il campionato fra le prime 4, obiettivo prossima Champions, meglio se da secondi come adesso. Secondi? Allegri da Torino dice che seconda sul campo è la Juventus, Inzaghi da Milano non abbocca. «Io guardo la classifica e vedo che seconda è l'Inter. Poi ci saranno gli organi giudicanti che prenderanno delle decisioni, speriamo presto. Serve chiarezza, per la Juventus e tutte le altre squadre». Il calendario è noto, ma nemmeno il 19 aprile (ricorso al Coni) si scriverà la parola fine: Allegri, Inzaghi e mezzo campionato si mettano l'animo in pace e nel frattempo se la sbrighino sul campo, per vedere la classifica senza asterischi si dovrà presumibilmente andare oltre l'ultima giornata (4 giugno).

La Champions ha tolto a Inzaghi anche Bastoni, infortunatosi a Oporto, e non gli ha restituito Skriniar, che nei minuti finali contro il Porto ha forse rischiato più di quanto avrebbe dovuto. Così stasera la difesa è rifatta per due terzi, e così a occhio non sembra a tenuta stagna. De Vrij in mezzo, Acerbi si sposta a sinistra, Darmian resta a destra. Il prezioso soldatino di Inzaghi, stoico in Champions, ha ritrovato anche la Nazionale, riconoscimento a un rendimento stagionale più che costante.

La squadra è sostanzialmente fatta, con Lukaku che stavolta dovrebbe essere preferito a Dzeko (e troverà un'altra volta poco spazio per il suo gioco) e Brozovic che quasi certamente resta relegato al nuovo e scomodo ruolo di riserva di lusso. Calhanoglu non si discute, per Mkhitaryan sarebbe la 18esima consecutiva in campionato da titolare. Una curiosità, fra gli 11 di partenza ci sono 5 giocatori arrivati all'Inter a parametro zero: Onana, Darmian, De Vrij, più appunto il turco e l'armeno. Sarà un modo vecchio di fare le squadre, ma a volte funziona.

Ad aprile, l'Inter giocherà 9 partite, comprese le due semifinali di Coppa Italia contro la Juventus. «Sarà un mese di fuoco, speriamo di giocare molto anche a maggio», scherza Inzaghi. «Il focus però ora è solo su questa sfida, perché affrontare la Juventus vale sempre moltissimo, anche per i nostro tifosi». San Siro esaurito, ma ovviamente non fa nemmeno notizia.

«La Juventus ha una rosa importante, sappiamo che giocatore sia Di Maria, un campionissimo, ma dovremo fare molta attenzione a Chiesa, a Vlahovic, a tutti. Ma anche l'Inter ha grande potenziale, io sono orgoglioso della mia squadra e di quanto abbiamo fatto. In campionato potevamo fare meglio, è vero. Ma stiamo lavorando per questo».

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