Inzaghi, un'altra rimonta: la "sua" Lazio zittisce S. Siro

Nerazzurri avanti prima con Bisseck e poi con Dumfries ma l'ex squadra riprende Simone furioso per il rigore

Inzaghi, un'altra rimonta: la "sua" Lazio zittisce S. Siro
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Le partite dell'Inter sembrano ogni volta un film che non finisce mai, un colpo a sorpresa dopo l'altro. Stavolta però il finale è molto amaro per Inzaghi, raggiunto due volte sempre da Pedro, 10 gol e 38 anni, il bomber di scorta della sua ex Lazio. Il 2-2 definitivo arriva allo scoccare del 90', su contestatissimo rigore, concesso dal Var per tocco col braccio di Bisseck. Nel calcio di oggi, con questo regolamento buono per il calcio balilla, un rigore che si deve dare. Scintille e doppio rosso per Inzaghi e Baroni, dopo i sorrisi e gli abbracci dell'inizio. C'erano ancora 7 minuti di recupero da giocare, poi diventati addirittura 10: hai visto mai che anche stavolta il finale del film sorride all'Inter? E in effetti, Arnautovic prima si mangia un gol clamoroso e poi uno lo segna, ma in netto fuorigioco. Le seconde linee. Per non dire di Taremi e di Correa. Lautaro, in tribuna, guarda intristito dopo tanta esultanza e sofferenza. Il Napoli resta davanti, il verdetto non è scritto, ma è sempre più vicino. E, come il film, non pare avere un finale a tinte nerazzurre. La Lazio oggi è in Conference: difficile che le vada meglio, semmai il contrario.

Inzaghi parte adagio, non vuole farsi trovare scoperto dal contropiede della Lazio, ma col passare dei minuti alza il ritmo e Dumfries e Dimarco e con loro la marea verso l'area di Baroni. Primo pericolo dopo mezz'ora (Dimarco, para Mandas), vantaggio un istante prima dell'intervallo, anzi addirittura 10 secondi dopo il minuto di recupero. Non un caso, ma la conseguenza di una scelta. Baroni azzecca la mossa Vecino, che di fatto gioca al posto dello squalificato Zaccagni, con Dia defilato sulla sinistra anziché alle spalle di Castellanos. L'ex nerazzurro va a uomo su Calhanoglu, depotenziandolo e costringendolo a invertirsi spesso con Mkhitaryan per poter giocare qualche pallone pulito.

Bisseck regala all'Inter un intervallo da prima in classifica, Dumfries rimette la freccia di testa, con l'11esimo gol della sua incredibile stagione. Entrambe le volte, la pennellata verso l'area è del destro di Calhanoglu. Monumentale l'intervento a terra di Sommer, bravo anche nel secondo tempo a stregare Dia. Baroni cambia prima l'atteggiamento e poi gli uomini e trova il pareggio con Padro, addirittura due volte. Per lui, è il primo dell'anno contro l'Inter, dopo 2 sconfitte nette (3 le partite giocate anche col Napoli: con un pareggio e 2 vittorie per la Lazio).

Il primo cambio di Inzaghi non è Calhanoglu, ammonito per proteste, ma Correa per Taremi, che chiude un'altra volta senza tirare in porta.

Eppure è comune pensiero che stia facendo un bel finale di stagione, evidentemente ha fatto così male per trequarti dell'anno, che gli basta una scivolata da difensore, lui che ha un ingaggio da attaccante, per prendersi qualche complimento.

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