Conte, Inzaghi e il "virus" coppa. Pioli finisce "avvelenato"

Veleno europeo per le milanesi. Si mette male per l'Inter

Conte, Inzaghi e il "virus" coppa. Pioli finisce "avvelenato"

Veleno europeo per le milanesi. Si mette male per l'Inter. Non soltanto per il pari modestissimo in Ucraina ma perché i moldavi indipendenti dello Sheriff e di Viktor Gusan, ex Kgb e presidente, sono andati a vincere a Madrid con il Real, piazzandosi in testa al gruppo a punteggio pieno e spiazzando qualunque pronostico. Si era messa male per il Milan quando Kessie si è fatto espellere per doppia ammonizione decisa dal ridicolo turco Cakir, la squadra ha dovuto soffrire e poi pagare all'ultimo minuto su rigore, l'Atletico ha dovuto fare i conti con l'energia dei rossoneri sollecitati dall'aria di Champions, esaltati da Diaz, idolo vero del presente e del futuro, gratificati da Leao in edizione gran lusso ma alla fine, stremati si sono dovuti arrendere al primo colpo europeo di Griezmann e al mani di Kalulu che ha portato alla vittoria immeritata gli spagnoli. E' stata brutta l'Inter anche involuta e con la paura di subire il contagio della coppa come era accaduto sotto l'impero di Conte, ha pagato l'abulia degli attaccanti Lautaro e soprattutto Dzeko ma non ha trovato gioco e idee in mezzo al campo dove la confusione ha regnato tra Barella, Brozovic e Vecino, con la partecipazione dei due esterni Dumfries e Di Marco, per fortuna di Inzaghi è stato superbo Skriniar l'unico a onorare l'impegno europeo. Il cammino degli interisti si complica maledettamente e la sfida prossima con i moldavi a San Siro, il 19 ottobre dirà e darà la verità. La sconfitta del Milan ha sapore amarissimo per l'handicap sciocco di Kessie che ha penalizzato il disegno di Pioli ed esaurito le forze della squadra, ne ha approfittato alla fine, con un rififi, l'Atletico Madrid comunque inferiore al proprio passato remoto e prossimo, nonostante il vantaggio numerico ma inesistente per carattere. In attesa di recuperare tutti gli effettivi, da Ibrahimovic a Kjaer, si è visto Diaz su livelli altissimi, come Tonali e tutta la terza linea fino al gol di Griezmann e alla pillola di cianuro di Suarez.

A Parigi il derby dei miliardari del golfo ha premiato il Paris St. Germain, è apparso Donnarumma titolare ed è arrivato il primo gol francese di Messi, per Guardiola un'altra botta alla sua fama europea latitante da un decennio.

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