Jack e Niang, la strana coppia salva Miha

È toccato a loro svegliare il Crotone e i suoi tifosi dal sogno sul più bello nella serata dell'azzardo (Milan con tutte le riserve in campo). Perché i giocatori di qualità, come ha ammesso Mihajlovic dopo lo scampato pericolo eliminazione dalla Coppa Italia, fanno la differenza. Uno, Jack Bonaventura, perfetto anello di congiunzione tra i reparti e un insostituibile nella truppa rossonera. L'altro, M'Baye Niang, simbolo della gioventù al potere e uomo chiave della svolta tattica del tecnico.Bonaventura a 27 anni sembra essere arrivato nel pieno della sua maturazione. Al Milan è arrivato da un anno e mezzo e si è rivelato un investimento ideale nel rapporto qualità-prezzo. Mai una parola sopra le righe, umiltà e pacatezza dentro e fuori dal campo, sa fare entrambe le fasi del centrocampo (inserimento e copertura), è duttile e dinamico (ha fatto anche il trequartista agli albori della stagione) e ha anche il colpo in canna - vedi la punizione dal limite, il secondo colpo di genio stagionale di Jack, che ha tagliato le gambe al Crotone -. L'ex atalantino è l'uomo chiave dello scacchiere di Mihajlovic, tanto che non può farne a meno. Anche se, nella serata di Coppa, avrebbe voluto lasciarlo riposare sul divano di casa prima che Galliani lo convincesse a convocarlo. E ora che si sta parlando del suo rinnovo di contratto, ecco spuntare la storia del cambio di procuratore. Vicenda che ha fatto arrabbiare il calciatore per le voci di una scelta che sarebbe stata «dettata» dal Milan.Niang ha messo alle spalle la fama di bad boy creatasi nell'Under 21 francese e al Montpellier, società nella quale i rossoneri provarono a «parcheggiarlo», o quando sfasciò una Ferrari contro un albero. Tempi lontanissimi, come quelli dell'infortunio al piede destro che gli ha fatto perdere la prima parte di stagione. Sabato scorso con la Samp si è regalato i suoi primi due gol in rossonero.

Calciatore dallo strapotere fisico impressionante, forgiato nel carattere dai sei mesi con Gasperini all'ombra della Lanterna genoana, il francesino con la cresta si è sempre definito un centravanti, ma si è dimostrato l'elemento fondamentale per il passaggio al 4-4-2 nel ruolo di seconda punta. In attesa di Balotelli, rivisto ieri a Milanello, che però - secondo il suo agente Raiola - sogna il Real Madrid.

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