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Da Alibaba a Whampoa: ecco chi vorrebbe i rossoneri

Jack Ma, un magnate da 20 miliardi e Li Ka Shing, re dei porti e dei telefoni. Incroci milanesi: Mister Ma possiede anche il 20% di Suning, possibile azionista dell'Inter

Da Alibaba a Whampoa: ecco chi vorrebbe i rossoneri

Finalmente un nome facile per il Milan. Dopo l'impronunciabile e inscrivibile Bee Taechaubol, detto Mr Bee, secondo indiscrezioni potrebbe arrivare il molto più semplice, e, certamente molto più ricco Jack Ma. Ossia il fondatore di Alibaba, il gigante asiatico dell'e-commerce. Fondata nel 1999 la società può contare su un mercato interno da 700 milioni di utenti, un fatturato pari a 4 miliardi di dollari e 24mila dipendenti. Numeri record per il gruppo forte di una quotazione miliardaria in Borsa, nel 2014: 22 miliardi di euro, la maggiore raccolta di tutti i tempi. Con queste premesse va da se che Jack Ma potrebbe allargare i cordoni della borsa portando sotto i colori rossoneri nuovi giocatori per la felicità dei tifosi. A detta di Forbes, infatti, Ma è il secondo uomo più ricco di tutta la Cina, con un patrimonio personale stimato intorno ai 20 miliardi di euro, secondo solo al magnate immobiliare Wang Jianlin, anche lui comunque interessato al calcio europeo. Per l'eclettico Ma, il Milan sarebbe certamente un ottimo biglietto da visita per incrementare le vendite della sua creatura online in Europa e in altri mercati al di fuori di quello cinese, entrando così ancora di più in competizione con l'altro gigante della distribuzione in rete, Amazon.

Oltre al business c'è però anche la passione. Il tycoon cinese infatti non è nuovo al calcio. Possiede una quota sostanziosa della squadra dello Guangzhou, acquistata per 169 milioni di euro, e il 20% del gruppo Suning, quello indicato come possibile azionista dell'Inter. Il Milan non è comunque un target casuale. Il club rossonero infatti, secondo una ricerca pubblicata qualche tempo fa a Pechino, sarebbe il club calcistico più amato dai cinesi davanti a Real Madrid e Manchester United.

E non è un caso dunque che tra gli sponsor tecnici della società, con un contratto triennale fino al 2017, figuri anche Huawei, il supergigante asiatico degli apparati di rete e cellulari che però ha negato qualunque interesse diretto per l'acquisto della squadra.

Dopo le voci su Robin Li, inventore del motore di ricerca Baidu e sesto uomo più ricco di Cina, oltre al fondatore di Alibaba tra gli interessati ci sarebbe anche Li Ka Shing. Ossia il patron di Hutchison Whampoa multinazionale con sede a Hong Kong che è il maggior gestore portuale del mondo. Li Ka Shing è ricchissimo ma non giovane, 87 anni. In compenso però Hutchison che in Italia controlla il gestore di telefonia mobile «3», ha in cantiere un'operazione che porterebbe alla creazione del primo operatore mobile del paese, grazie alla fusione con Wind.

E dunque la proprietà di una squadra di calcio potrebbe portare buona visibilità, facendo anche la felicità dell'ad della controllata italiana, Vincenzo Novari, supertifoso milanista.

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