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Jacobs penultimo in 10''21. I suoi 100 li prende Lyles

Il campione olimpico delude nel debutto stagionale: "Avevo gambe di cemento". Vince l'americano in 9''97

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Marcell Jacobs non è ancora lui. A Parigi, sede della quarta tappa di Diamond League, il campione olimpico in carica sui 100 metri (e della 4x100) ha esordito piazzandosi penultimo con un disastroso 1021. La vittoria è andata all'americano Noah Lyles 997, che ha preceduto il keniano Ferdinand Omanyala, in 998.

Allo stadio Charléty, non quello dove si disputeranno le gare di atletica dei Giochi olimpici nell'estate del 2024 (sarà invece il più famoso Stade de France), Marcell Jacobs ha rotto il ghiaccio ma la sua è una gara da buttare. Così l'ha definita lo stesso atleta di Desenzano sul Garda. «La corsa non mi era dispiaciuta nella prima parte - dice -, ma poi ho sentito le gambe che diventavano cemento. Il fatto di non aver potuto lavorare nelle ultime tre settimane si è visto. Ma sto correndo e per me questo era importante, anche se questa è una gara da buttare via. Questo tempo così alto non lo facevo non so da quanti anni».

Si è vista una smorfia sul volto di Jacobs. Pensare adesso che fra poco più di due mesi possa vincere l'oro mondiale a Budapest sembra utopia. Ma con Jacobs mai dire mai. «A un certo punto mi sono reso conto che mi stavano sorpassando tutti. Ero proprio rigido, rigido. Dispiace per il tempo. Prima che arrivasse questa piccola problematica (sciatalgia, ndr), stavo bene».

Ieri giornata amara anche per la staffetta 4x100, che è stata squalificata. Il quartetto azzurro composto da Lorenzo Patta in prima frazione, il debuttante Marco Ricci in seconda, Fausto Desalu in terza, Filippo Tortu in quarta aveva inizialmente corso in 38.33, alle spalle dei padroni di casa della Francia (38.22), riuscendo di fatto a migliorare di cinque centesimi il crono ottenuto il 7 maggio a Firenze. Ma, purtroppo, i giudici hanno rilevato un'irregolarità durante il secondo cambio, avvenuto fuori settore.

Al momento, l'Italia rimane in sesta piazza (su otto) nella graduatoria per tempi che qualifica alla rassegna iridata. Ci sarà però ancora un altro evento dove provare a fare meglio del crono di Firenze. Ovvero la Coppa Europa a Cracovia, in Polonia (23-25 giugno).

Nella serata amara degli azzurri, festeggia la keniota Faith Kipyegon: una settimana dopo aver stabilito il primato del mondo sui 1500 metri al Golden Gala, ha abbassato anche quello dei 5000 metri scendendo a 14'0520.

Record mondiale anche per l'etiope Girma nei 3000 siepi (7'52''12) e per il norvegese Jakob Ingebrigtsen, ma nell'insolita gara sulle 2 miglia.

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