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Jacobs, Pogba e quella maledizione mondiale

Estate di consulti e di muscoli consunti. Mondiale, basta la parolina e sono subito guai. Ne sa qualcosa Marcellone Jacobs che si è bevuto tutta l'attesa in una sola gara, eppoi ha salutato la compagnia degli sprinters

Jacobs, Pogba e quella maledizione mondiale

Estate di consulti e di muscoli consunti. Mondiale, basta la parolina e sono subito guai. Ne sa qualcosa Marcellone Jacobs che si è bevuto tutta l'attesa in una sola gara, eppoi ha salutato la compagnia degli sprinters. Non poteva celebrare in modo peggiore il suo oro olimpico ed ora che l'orizzonte dice Europei di Monaco è tutto un vai e vieni di «ci sarò», «non ci sarò». Non è sfogliar di margherita, piuttosto di esami e controesami. Le ultime dicono: magari va. Come fa presumere l'ultimo bollettino: l'esame ha mostrato guarigione della parte lesa con presenza di un lieve edema. Una settimana fa si parlava di addio agli Europei. Oggi invece si parla di evoluzione riparativa della lesione del grande adduttore della coscia destra. Ovvero: nei prossimi giorni verrà decisa la presenza in Germania. E l'atleta conta di esserci. Per l'Italia che vuol conquistare podi sarebbe una ventata di ottimismo, anche se muscoli così fragili non permettono mai previsioni sul lungo termine. Per esempio, riuscirà la staffetta 4x100 a dotarsi del suo sprinter principe per non rimediare la figuraccia vista ai mondiali? Anche di questo dovrebbe preoccuparsi un leader. E non stiamo a raccontarci che in Europa ci sarà minore concorrenza: conta l'oro. Ma certo ben sappiamo che le vie dei dispetti fisici sono infinite. Immaginate come deve sentirsi il povero Pogba richiamato a Torino a miracol mostrare e che, ora, aspetta con ansia il consulto di oggi a Lione per sapere se il suo ginocchio andrà operato subito o meno: ci va di mezzo il campionato con la Juve, ma soprattutto il suo mondiale che potrebbe essere l'ultimo. A questo punto chi starà peggio, Pogba a parte? Votiamo Juve, perché la Francia può anche farne a meno e reggere il copione da campione uscente. La Juve, invece, lo ha riportato a casa proprio con la logica Jacobs: il campione che può far la differenza per trascinare la squadra. D'accordo, Di Maria non è da meno (diciamo che in staffetta sarebbe il nostro Tortu), ma Pogba è l'uomo da sprint fulminante. In ogni caso, si tratti dell'italiano o del francese, è emergenza continua.

Tipico del made in Italy.

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