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La Joya dopo i rimpianti. Pirlo cerca di salvarsi dalla rivoluzione Juve

Con Dybala media-scudetto per i bianconeri. Il tecnico si aggrappa a lui, ma Allegri e Zidane...

La Joya dopo i rimpianti. Pirlo cerca di salvarsi dalla rivoluzione Juve

Da miglior giocatore dello scorso campionato a desaparecido nell'attuale stagione. Fino al sinistro a giro di due sere fa contro il Napoli: Paulo Dybala è tornato e la Juventus è tornata a vincere. Magari è un caso, magari no. Di sicuro, la sua assenza di quasi tre mesi è pesata eccome. Non che fino a gennaio avesse fatto mirabilie, però all'apporto di un giocatore del genere non rinuncerebbe nessuno a cuor leggero: figuriamoci una squadra come la Juve di quest'anno, (relativamente) povera di piedi buoni e bisognosa di risolvere le partite più complicate anche grazie all'aiuto delle giocate dei singoli. «Lui sarebbe un valore aggiunto per qualsiasi squadra ha commentato Pirlo -. Se resta? Ha un altro anno di contratto: speriamo di potercelo tenere».

Il che, detto pochi giorni dopo l'affermazione di Nedved secondo cui «valutiamo ogni opportunità di mercato», suona quasi come un invito alla società. La realtà è che la questione rinnovo è tuttora congelata. Tanto più che la Juve ha messo nero su bianco che qualche giocatore potrebbe essere venduto con l'obiettivo da cento milioni di plusvalenze. E in questo si potrebbe inserire anche l'ipotesi realistica di uno scambio Romagnoli-Bernardeschi con il Milan. E a proposito dei rossoneri si rincorrono le voci che dietro alle difficoltà del rinnovo di Donnarumma non ci sarebbe solo il Psg ma anche la Juventus che si è affidata a Buffon contro il Napoli dopo i disastri con il Toro di Szcesny, la cui cessione garantirebbe un'altra plusvalenza.

Tornando alla Joya in pratica, si è rimasti fermi all'offerta bianconera di cui aveva parlato Agnelli (a proposito: dopo non avere assistito al derby, non era allo stadio nemmeno contro il Napoli) pochi giorni prima di Natale: «Ha ricevuto un'offerta che lo pone tra i venti giocatori più pagati in Europa, aspettiamo una risposta». Poi, appunto, il guaio a un ginocchio e tanti saluti. Fino a due giorni fa: gol splendido e Juve che ha rialzato la testa. Non ancora certa della qualificazione Champions, ma con una Joya in più nel motore. Da sfruttare nella volata finale. Anche perché, guardando certi numeri, l'evidenza di quanto sia mancato appare evidente. Nelle dodici volte in cui Dybala è sceso in campo in campionato, la Juventus ha tenuto una media di 2,3 punti a partita, non di molto inferiore quindi al 2,44 dell'Inter capolista. Nelle diciassette occasioni in cui invece è rimasto a guardare, comprese le sciagurate sconfitte contro Fiorentina e Benevento, apice dei rimpianti per uno scudetto lasciato all'Inter, i Pirlo Boys si sono fermati a 1,8. In questo finale, se non insorgeranno altri problemi fisici, Dybala sarà al suo posto e potrebbe aiutare lo stesso Pirlo a mettere in sicurezza la propria panchina. Più o meno salda, ecco.

Al punto che le ultime quote dei bookmakers pagano soltanto 3,50 sia Allegri che Zidane come suoi possibili successori.

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