Calcio

La Joya risolve i guai di Mou e Belotti

Il Gallo per incornare il "suo" Toro ruba il rigore e sbaglia. José espulso

La Joya risolve i guai di Mou e Belotti

La sintesi del pari acciuffato dalla Roma all'ultimo respiro è tutta nelle parole di Mourinho: «Ci sono state due partite, una fino al 70' e un'altra dopo, con l'ingresso di Dybala. Non voglio fare Harry Potter, ma quanti punti avremmo fatto con Paulo in campo nelle ultime 6?». Resta il fatto che la settimana più complicata per il portoghese, dal derby perso al pari di Verona con il caso Karsdorp fino al'1-1 di ieri col Torino, finisce con un rosso («meritato per le parole che ho detto all'arbitro, mi sono scusato con lui», così lo Special One), ma anche con i fischi dei tifosi alla squadra. Quel ko con la Lazio non è stato ancora digerito e la vicenda dell'olandese si trascinerà a lungo. Ieri intanto niente convocazione per Karsdorp («decisione mia, lui e i compagni sanno il perchè», così Mou) che ha preso un volo con la famiglia per l'Olanda anticipando di qualche ora le vacanze concesse dal tecnico. Il suo futuro a Roma resta incerto. «Dobbiamo mettere l'interesse del club sopra a tutto, troveremo una soluzione», la frase del ds giallorosso Tiago Pinto.

A intrecciarsi anche la storia di Belotti, l'atteso ex della gara. A molti è parso aver messo molta foga nella partita, considerando che sfidava i suoi ex compagni, quella che in realtà mette ogni volta che entra dalla panchina. Ma ha voluto a tutti i costi calciare quel rigore, strappando il pallone a Dybala, un penalty finito sul palo al 92' che stava per sancire la sconfitta interna della Roma dopo la rete di testa di Linetty. «Non era lui il rigorista - dirà alla fine Mou - ma ha avuto il coraggio di tirare il penalty. Il problema per me non è sbagliare, ma quando non dai quello che puoi dare. Comunque solo una squadra unita come noi fa quello che abbiamo fatto. Quando prendi due pali e sbagli un rigore al 92' di solito la partita muore lì e invece è andata fino alla fine».

Il Toro può mangiarsi le mani: partita condotta splendidamente per tre quarti, poi tanti rischi nel convulso finale e il gol incassato da Matic nell'azione della traversa colta da Dybala. Il giocatore del quale non può proprio fare a meno. Per dirla alla Mourinho, una maglia all'argentino e poi altri 10.

Vedremo come il Mondiale lo riconsegnerà alla Roma.

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