Sport

Juke, cura vitaminica e anche modello Nissan più hi-tech di sempre

È la seconda serie. Ecco il 3 cilindri 1.0 turbo benzina. Con ProPilot guida semiautonoma

Piero Evangelisti

Barcellona Quando esordì, oltre nove anni fa, Nissan Juke si presentò con un design molto incisivo, originale e trasgressivo, divenendo il benchmark per i crossover compatti che seguirono, inaugurando un segmento oggi sempre più pesante e affollato di tanti agguerriti concorrenti.

Insomma, lo scenario è decisamente cambiato e, dopo aver dato prova di un'inusuale longevità, con oltre un milione di unità vendute nel Vecchio continente (85mila gli italiani che l'hanno scelta), la prima serie di Juke è andata in pensione, passando il testimone alla seconda che si presenta più importante, più matura, perfetta per sfidare i competitor con la forza di un design sobrio e muscoloso, e con tanta sostanza in più.

Il salto generazionale è scritto già nelle dimensioni: 7,5 cm in più di lunghezza (4,21 metri), 2 cm in altezza (1,59 m, come Qashqai), 3 cm in larghezza (1,80 m) e addirittura 10,5 cm in più per il passo che ora supera i 2,64 metri, un aumento che ha permesso di ridisegnare l'abitacolo dove i passeggeri del divano posteriore hanno quasi 6 cm di spazio in più per le ginocchia e il volume riservato ai bagagli cresce del 20%. Una volta saliti a bordo, basta una veloce occhiata per comprendere la portata innovativa della seconda serie, un'evoluzione che si può anche toccare nelle morbide plastiche che rivestono cruscotto e plancia.

La ricca dotazione tecnologica della vettura si percepisce, ma l'hi-tech non prevale su uno stile elegante, tipicamente Nissan. Abbiamo guidato la nuova Juke da Barcellona sulle strade che portano a inerpicarsi yra le caratteristiche rocce intorno a Montserrat, tante belle curve che hanno messo in risalto la stabilità e la facilità di guida del crossover nipponico (costruito in Inghilterra) realizzato sulla nuova piattaforma Cmf Nissan-Renault. Un piacere di guida in gran parte legato al nuovo powertrain costituito da un compatto 3 cilindri da un litro, turbo a benzina, che mette a disposizione 117 cv (180 Nm la coppia) ottimamente gestiti attraverso una trasmissione a doppia frizione a sette rapporti, tutta un'altra cosa rispetto al vecchio Cvt.

Non ci sono più alternative diesel e per un'eventuale elettrificazione si vedrà. La nuova Juke si presenta con l'ambizione di essere la Nissan più connessa di sempre, pronta a dialogare con il resto del mondo, attraverso NissanConnect che integra Android Auto e Apple CarPlay. La nuova piattaforma multimediale è collegata a un touchscreen da 8 collocato in posizione rialzata, ben visibile e facilmente raggiungibile. Attraverso una specifica App è possibile inviare comandi alla vettura anche da remoto. Sul volante spicca un pulsante azzurro per l'inserimento di ProPilot, il fiore all'occhiello della Nissan Intelligent Mobility, che permette (solo con il cambio automatico) una guida semiautonoma nella circolazione su strade a più corsie.

Nissan Juke, che non dovrebbe risentire della mancanza di una versione a gasolio in una fascia di mercato dove il diesel è in crollo verticale, è proposta in 6 livelli di equipaggiamento (Visia, Acenta, Business, N-Connecta, N-Design e Tekna) con un listino che va da 19.620 a 26.

780 euro.

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